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giovedì 19 agosto 2010

Non c'è libertà e uguaglianza senza la fraternità

LA RESPONSABILITÀ DEI CREDENTI NELL'AFFERMAZIONE DI UNA VIRTÙ
CHE VA COSTRUITA OGNI GIORNO






L'undicesima edizione di "Tonalestate", che si svolge dal 4 al 7 agosto a Ponte di Legno (Brescia) e a Passo del Tonale (Trento), ha scelto tre parole come guida ai suoi lavori: liberté, égalité, ma soprattutto fraternité.
E al tema della fraternità ha dedicato il suo intervento il cardinale presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Riportiamo ampi stralci della relazione, intitolata "La fraternità, responsabilità dei credenti: un'utopia?".


Abbiamo visto in questi giorni che l’homo homini lupus é ancora tanto lontano dall’imparare ad essere homo homini deus. Raniero La Valle ha ricordato che “ci sono da vincere le forze della distruzione”.Ci sono divisioni che incontriamo fatte da altri. E ci sono divisioni che originiamo noi, perché, a differenza del bambino, l’uomo adulto, dalle necessarie distinzioni, scivola sempre nella divisione, forza distruttrice, difficilissima da arginare.Dobbiamo smentire con la nostra vita il motto che “solo ai morti è permesso dire la verità”. La verità dorme nei nostri cuori, per stanchezza o per opportunismo e, come vediamo nel nostro tempo, “una bugia detta bene è immortale”, mentre una verità anche solo balbettata è quasi sempre ignorata o combattuta.

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