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sabato 25 settembre 2010

“Allenati per la vita”?

Alla vigilia della Giornata internazionale della nonviolenza indetta dall'Assemblea Generale dell'ONU del 2 ottobre, i ministri Gelmini - La Russa stipulano un accordo per il corso scolastico “Allenati per la vita” con pratiche militari...
 Per il direttore di Azione Nonviolenta Mao Valpiana “la nostalgia del Ministro La Russa per i giovani Balilla del ventennio fascista, ha contagiato anche la Ministra Gelmini. Il Ministero della Difesa dovrebbe pensare alla difesa della nazione. Il Ministero della Pubblica Istruzione dovrebbe pensare all'istruzione dei giovani. Semplice. Confondere la disciplina militare di una pattuglia (che si basa sull'obbedienza cieca) con l'educazione scolastica di una classe (che si basa sul dialogo critico) è un madornale errore. Essere soldati o essere studenti, nella vita sono due vocazioni diametralmente opposte”...


Si chiama “allenati per la vita”. E’ il corso teorico e pratico, valido come credito formativo scolastico (alla sua quarta edizione), rivolto agli studenti delle scuole superiori, frutto di un protocollo tra Ufficio scolastico lombardo, Comando regionale dell'esercito, ministero dell’Istruzione e della Difesa (per la prima volta c'è l'investitura ufficiale dei due ministeri). E che cosa serve a un ragazzo per allenarsi per la vita? 


In combutta con Maria Stella Gelmini, La Russa ha introdotto la pratica delle armi nelle scuole superiori. E’ un corso di guapperia militaresca, valido come credito formativo, che hanno chiamato “Allenamento alla vita” e dove l’insegnamento pratico delle tecniche di guerra, la divisione dei ragazzi in pattuglie, il caricamento dei fucili e le sedute nei poligoni di tiro stanno insieme ad altre discipline belle, giuste e già obbligatorie nelle scuole anglosassoni, come per esempio la sopravvivenza, il nuoto, il primo soccorso e le tecniche di salvataggio. E’ dunque evidente il tentativo di nascondere le ortiche in un mazzo di fiori, ma il risultato finale è quello, opposto, di nascondere i fiori ed esaltare le ortiche, vale a dire lo spirito guerriero come valore educativo.


Confronta anche con il nostro precedente post CONTRO LA LEGGE BALILLA (12 luglio)
e, riguardo al dibattito sul Servizio Civile, una riflessione della Caritas:  I NUOVI PILASTRI DEL SERVIZIO CIVILE E LE PISTE DI LAVORO PER IL FUTURO