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martedì 8 febbraio 2011

Da Fossalta di Piave storie di ordinaria... crudeltà e... solidarietà

Nella Scuola dell'Infanzia di Fossalta di Piave in Veneto per aiutare una piccola di origine africana le maestre si privano di un pasto alla settimana, ma il primo cittadino dice no
Leggi tutto: Il sindaco leghista ordina “Non fatela mangiare”

Tanta solidarietà tra i cittadini: un ex consigliere di Fossalta di Piave azzera l'affitto per la famiglia della bambina. Ma il sindaco va avanti e dà dell'integralista al padre
Leggi tutto: Quella bimba non resterà più senza mensa

Da tre giorni il caso della bambina di Fossalta di Piave a cui le maestre avevano ceduto il loro pasto, incorrendo nelle ire del sindaco, faceva discutere l’Italia. Tutti i giornalisti cercavano – ovviamente – un loro parere: ma fino ad ora le protagoniste del caso non avevano detto una parola. Cinque insegnanti per cinquanta bambini, nell’asilo “flauto magico”, quasi una famiglia. Eppure le maestre – come i genitori – non volevano intervenire per non alimentare polemiche inutili. Poi, ieri mattina, la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Con due esternazioni ai due principali quotidiani veneti, il sindaco Sensini le riempiva di accuse incredibili. Fra cui quella di essere “maestre comuniste”. E poi quella di non aver fatto “le furbe”. È stato a questo punto che Laura Camerotto e Giuliana Fornasier (le uniche due assunte a tempo indeterminato) hanno deciso che, a nome di tutte, dovevano intervenire.
Leggi tutto: “Ci dicono comuniste perché sfamiamo una bambina”