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domenica 19 giugno 2011

Giornata Mondiale del Rifugiato

Cari Fratelli e Sorelle, la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato offre l’opportunità, per tutta la Chiesa, di riflettere su un tema legato al crescente fenomeno della migrazione, di pregare affinché i cuori si aprano all’accoglienza cristiana e di operare perché crescano nel mondo la giustizia e la carità, colonne per la costruzione di una pace autentica e duratura. “Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri” (Gv 13,34) è l’invito che il Signore ci rivolge con forza e ci rinnova costantemente: se il Padre ci chiama ad essere figli amati nel suo Figlio prediletto, ci chiama anche a riconoscerci tutti come fratelli in Cristo.
Da questo legame profondo tra tutti gli esseri umani nasce il tema che ho scelto quest’anno per la nostra riflessione: “Una sola famiglia umana”, una sola famiglia di fratelli e sorelle in società che si fanno sempre più multietniche e interculturali, dove anche le persone di varie religioni sono spinte al dialogo, perché si possa trovare una serena e fruttuosa convivenza nel rispetto delle legittime differenze...
Leggi tutto: “Una sola famiglia umana” MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI PER LA GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO (2011)

Quando toccò a lui compilare il documento di ingresso negli Stati Uniti, Albert Einstein rispose alla domanda: Razza, scrivendo: Umana. L'aneddoto famoso è ancora e ancora citato perché la terra non smette di essere attraversata da creature di razza umana cacciate dalle guerre, dai pregiudizi, dalla cattiveria e la stupidità dei loro simili e dalle catastrofi capricciose della natura.

Sessant’anni fa entrò in funzione l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). A pochi mesi di distanza, nel luglio del 1951, fu poi promulgata la Convenzione di Ginevra relativa allo status dei rifugiati. Da allora, in tutte le sue operazioni l’Agenzia ha aiutato milioni di persone sia durante le emergenze umanitarie che a ricostruirsi le proprie vite, assistendole nel ritorno a casa o attraverso il reinsediamento in nuovi paesi...

Quest'anno l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) dedica la Giornata Mondiale del Rifugiato, che si celebra ogni 20 giugno, al 60° anniversario della Convenzione di Ginevra del 28 luglio 1951 relativa allo Status dei Rifugiati. Si tratta del primo accordo internazionale che impegna gli stati firmatari a concedere protezione a chi fugge dalle persecuzioni per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per opinione politica.

L'Italia non è terra per profughi: mentre in tutto il mondo ci si appresta a celebrare - il 20 giugno - la Giornata mondiale del rifugiato, il governo italiano, con un decreto legge lampo, allunga a 18 mesi i tempi di detenzione nei Cie e stringe un accordo con l'opposizione libica al fine di rimpatriare i profughi di guerra.

L'European migration network (Emn) ha stilato un dizionario in trecento parole, tradotte nelle principali lingue dell'Unione europea, dal quale ha appunto escluso la parola "clandestino". E non è solo un problema formale...