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mercoledì 10 agosto 2011

"Così strozzano le voci libere" Primopiano del n. 33 di Famiglia Cristiana

Anticipiamo il "Primopiano" del n. 33 di Famiglia Cristiana. Dopo aver strangolato la stampa, soprattutto cattolica, ora il Governo riprova con le Tv libere.
L’Italia va indietro come i gamberi. Non c’è classifica che non ci veda perdenti. Nel 2010, dalla categoria di “Paesi con la stampa libera” siamo retrocessi a quelli dove la libertà di stampa è “parziale”. Ci siamo allontanati dalle migliori posizioni dei Paesi del Nord Europa per fare compagnia a Corea del Nord, Turkmenistan, Birmania, Eritrea e Cuba. In fondo alla classifica. E un motivo ci sarà. Così risulta dalle analisi di Freedom House, l’organizzazione indipendente e non profit fondata nel 1941 negli Stati Uniti per la difesa della democrazia e la libertà nel mondo.
Siamo stati declassati, tra le altre ragioni, per l’eccessiva concentrazione dei mezzi di comunicazione (pubblici e privati) sotto una sola guida. Situazione anomala a livello mondiale, che solo politici cortigiani” hanno avallato e continuano a giustificare. Con il risultato di una democrazia in sofferenza (qualche studioso, in merito all'Italia  parla già di regime di “semidemocrazia”). E un’opinione pubblica silente e narcotizzata.
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Nuovo delitto mediatico