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mercoledì 23 novembre 2011

Alluvione nel Messinese

Solo grazie alle numerose segnalazioni apparse in rete i media nazionali si sono decisi a rompere l'assordante silenzio del primo giorno e parlarne trasmettendo immagini e notizie dell'alluvione che ha colpito il messinese...

“Messina e provincia sono state colpite da piogge, allagamenti, smottamenti, frane e alluvioni. Pare che nessuno se ne sia accorto, a parte i cittadini colpiti dal disastro e qualche media locale. Il silenzio dei media nazionali di fronte allo scenario terrificante che Barcellona Pozzo di Gotto (Me) e zone limitrofe presentano ormai da ore, infatti, è sconcertante. 

Un’indignazione che ieri pomeriggio cresceva sui social network attimo dopo attimo. Post e condivisioni, tweet e commenti rilanciavano nella rete gli appelli, le notizie, i drammi di un territorio quello della provincia di Messina colpito da eventi alluvionali eccezionali. E mentre la notizia montava sui social network – delle frane, dei fiumi esondati, delle macchine portate via dalla furia del fango, dei black out elettrici e infine dei dispersi e dopo del morto, un bimbo di 10 anni, Luca Vinci portato via da un costone roccioso che si è abbattuto sulla sua casa di Saponara – i media nazionali brillavano per indifferenza. Nessun tg della sera ne ha fatto la notizia di apertura, nessun approfondimento nel dopo tg...



Non solo intrattenimento e comicità nello show di Fiorello “Il più grande spettacolo dopo il weekend” che ha fatto registrare un boom di ascolti.
Il famoso showman catanese si schiera a fianco dei familiari delle vittime e attraverso la sua pagina del social network twitter comunica che nella puntata di lunedì prossimo verrà attivato un numero in cui si potranno effettuare delle donazioni ai comuni del messinese colpiti dall'alluvione.
Ecco cosa ha scritto il presentatore siciliano: “Sì ragazzi ho fatto la richiesta!!! (numero x aiuti alluvione da dare lunedì in puntata!!)”.

Da Facebook:
E' necessario organizzarci per rimettere in sesto Barcellona. Chi ha strumenti, idee, buona volontà e tutto quel che serve in questi casi è il benvenuto. Se la negligenza nell'amministrazione è la causa del disastro, adesso possiamo solo mettere da parte le polemiche e rimboccarci le maniche per aiutare chi ha subito danni. Vi preghiamo di aderire e fornirci proposte!

Sono situazioni che non perdonano. Dopo la Liguria è toccato ora alla Sicilia piangere i suoi morti e mettersi le mani nei capelli per i danni incalcolabili dovuti alla furia del maltempo. Un maltempo che, pur previsto, è probabilmente andato anche oltre le aspettative.


Il maltempo si accanisce sulla Sicilia. E il dissesto idrogeologico, l'abusivismo, l'incuria, la malagestione del territorio uccidono ancora una volta, e per ben tre volte. Le vittime dell'ennesima frana che ha colpito il Messinese sono un bambino di dieci anni, Luca Vinci, strappato alla madre dall'ondata di fango, e due persone, padre e figlio, che fino a ieri sera si credevano dispersi. Si tratta di Luigi e Giuseppe Valla di 55 e 25 anni. È stata salvata, invece, la ragazza di 24 anni data per dispersa. La giovane, con un'altra donna, è stata recuperata dai vigili del fuoco in un appartamento a Saponara. Erano ricoperte di fango fino al collo. Il paese è stato travolto e devastato da una frana che si è staccata dalla montagna dopo le forti piogge. Ora il maltempo sembra aver dato una tregua, ma rimane l'allerta meteo con possibili piogge.
Leggi tutto: Frana nel Messinese : tre i morti Salvata la ragazza data per dispersa

Un boato lontano, tra la pioggia battente: sradicata dall'acqua, a Saponara la collina viene giù alle sei di pomeriggio innescando la fuga disperata di decine di uomini, donne e anziani mentre la furia di alberi e detriti impastati nel fango invade strade e botteghe del paese, e inghiotte una palazzina a due piani intrappolando tre inquilini: per Luca Vinci, 10 anni, Luigi e Giuseppe Valla, 50 e 25 anni, padre e figlio, non c’è più nulla da fare.
Trenta chilometri più in là, a Barcellona Pozzo di Gotto, bloccato dagli alberi franati a valle, il torrente Longano che divide il paese rompe gli argini e le acque in piena che trascinano auto e moto arrivano ai balconi dei primi piani dei palazzi che corrono lungo le rive sbriciolando un ponte vicino la foce, nella zona balneare, davanti agli occhi terrorizzati di centinaia di barcellonesi.

Altre foto: