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giovedì 19 aprile 2012

"Filìa e Logos" di Giovanni Mazzillo

"Filìa e Logos" 
di Giovanni Mazzillo

Un Dio al di sopra di ogni cosa, capace di amare a dismisura, in modo disinteressato e infinito. Ecco ciò in cui credo. Giovanni Mazzillo (Teologo)

"D come Dio. Come DARSI, sì come DONARSI. Non c’è alcun Dio se non il Dio che si dona. Insomma: “Non si dà un Dio che non si dà”. Ma non è un gioco di parole. Per me è una legge metafisica. Superiore persino alla legge gravitazionale di Newton che tiene in moto pianeti e satelliti, stelle e galassie. O se si preferisce: superiore persino all'unica legge, della quale si è tuttora alla ricerca, che unifichi quelle quattro leggi primordiali: la nucleare, che tiene uniti gli atomi e le loro particelle subatomiche; la forza debole della radioattività; la forza elettro-magnetica e appunto la stessa forza di gravità. 
Superiore a questa, perché dà ragione di essa e di tutte le altre da essa dipendenti. L’aveva intuita Empedocle. L’aveva chiamata filìa, da filéin, amore tra simili, amore disinteressato che fa esistere le cose, mentre l’odio, il néikos, le disgrega e le distrugge. Se Dio è la radice di tutte le cose e ogni realtà nasce dall'amore, non si dà un Dio che non si dona. Legge metafisica, perché è oltre le leggi fisiche e ne spiega la sensatezza ultima. Dà la ragione a tutte le altri ragioni. È il Logos, cioè la ragione ultima, oltre la quale non ne esiste un’altra. Similmente a quella scoperta da Parmenide e udita per la prima volta da queste parti, nella scuola di Elea: l’essere è e non può non essere, il non essere non è e non può essere. Oggi sono in grado di tradurla così: Dio è colui che ama e non può non amare. Un dio che non ama non può esistere. Quale sarebbe l’alternativa e quale di fatto è stata ed è per tanti l’immagine di Dio? ... "

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Filìa e Logos di Giovanni Mazzillo