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venerdì 13 luglio 2012

Ergastolo ostativo = pena perpetua, o meglio pena di morte viva.

Cos’è l’ergastolo ostativo?
E’ una pena senza fine che in base all’art. 4 bis dell’Ordinamento Penitenziario, mod con Legge 356/92, nega ogni misura alternativa al carcere e ogni beneficio penitenziario ai chi è stato condannato per reati associativi
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... Non tutti sanno che nel nostro Paese coesistono l’ergastolo ordinario e quello ostativo ai benefici. Il primo concede al condannato la possibilità di usufruire di permessi premio, semilibertà o liberazione condizionale, tanto che la grande maggioranza dei 1.546 ergastolani rimarranno in cella per non più di ventisei anni, quando scatta la possibilità della cosiddetta "liberazione anticipata". Il secondo, al contrario, nega fin dalla sentenza e in modo perpetuo ogni vantaggio penitenziario. Nessuna redenzione...

... Se il senso della detenzione e della pena – come recita la Costituzione Italiana all’articolo 27 – è di «tendere alla rieducazione del condannato», allora l’ergastolo è una contraddizione in termini. Perché calarsi dentro l’abisso misterioso di questi uomini e reinsegnare loro a camminare, a scrivere, tante volte addirittura a parlare, se laggiù non s’avverte un barlume di luce nella loro vita? Che senso hanno gli sforzi compiuti da uomini e donne che quotidianamente s’affannano per scommettere sull’uomo che ha sbagliato, se poi non ci sono chance da giocarsi? Perché chi affronta la sfida di riabilitare un’anima dentro un istituto di pena deve sospettare d’essere il sommistratore di un semplice palliativo che aiuta ad ammazzare un tempo "a disposizione" eppure indisponibile?...

MAI DIRE MAI - L'ergastolo in Italia e in Europa: Prospettive a confronto. 
Sabato 19 Maggio 2012 - Firenze


Le parole degli ergastolani rivolte a Papa Benedetto XVI vogliono essere un grido di protesta rispetto alla loro condizione di condannati a vita. Di tutta l’Europa infatti, solo l’Italia appoggia ancora l’ergastolo ostativo. I carcerati vogliono scontare la loro pena ma vorrebbero anche che un giorno, questa, abbia fine. La lettera cita: “avere l’ergastolo è come essere morti, ma sentirsi vivi; è una pena del diavolo perché ti ammazza lasciandoti vivo; la pena dell’ergastolo tradisce la vita; è come perdere la vita prima ancora di morire; ti mangia l’amore, il cuore, e a volte anche l’anima; la vita senza promessa di libertà non potrà mai essere una vita”.