Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



mercoledì 15 agosto 2012

"Ferragosto di crisi, cerchiamo risposte nell'eternità di Maria" di mons. Bruno Forte - Roberto Benigni recita il Canto XXXIII vv. 1-21 del Paradiso

Si avvicina il "ferragosto" di quest'estate, calda non solo per il clima, ma anche per le fiammate della crisi che continua a colpire insieme con l'intero "villaggio globale" la nostra Europa. E ritorna nella liturgia della Chiesa la celebrazione dell'Assunzione di Maria. Una memoria fuori del tempo? Un'evasione spirituale, proposta per estraniarsi dalle inquietanti provocazioni della storia?...
Proprio così, nel cuore dell'estate, la celebrazione dell'assunzione di Maria diventa un richiamo a rispettare la dignità di ogni donna, a valorizzarne il mistero, a umanizzare il mondo rendendolo più accogliente nell'irripetibilità di ciascuno e nella reciprocità delle relazioni di vita e d'amore, che fanno la storia di tutti. È questo gioco di visibile concretezza e d'invisibile profondità, che fa parlare di Maria come di un'icona del Mistero: in lei si offre il duplice movimento, che ogni icona tende a trasmettere, la discesa e l'ascesa, l'antropologia di Dio e la teologia dell'uomo...
Assunta in cielo nell'integralità del suo essere umano, la Vergine Madre testimonia l'infinita dignità di ogni persona, il valore del corpo da custodire e amare, il destino eterno da non obliare. Così la figura di Maria di Nazaret può divenire un singolare incoraggiamento a credere e sperare nel tempo che ci è dato di vivere, dove proprio la speranza appare dono prezioso e forza necessaria di trasformazione del presente. Ci aiuta a comprenderlo il Poeta, con versi che - come sta mostrando in maniera singolare ai nostri giorni Roberto Benigni - riescono a parlare a tutti, credenti e non credenti, illuminando di luce e di bellezza la vita delle donne e degli uomini di ogni tempo...

Roberto Benigni recita il Canto XXXIII vv. 1-21 del Paradiso