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lunedì 6 agosto 2012

Trasfigurazione del Signore

Subito dopo aver annunciato ai suoi discepoli la necessità della sua morte e resurrezione (Mc 8,31), Gesù, sul monte alto (il Tabor secondo la tradizione), conosce un’esperienza di comunione con Dio che ha come testimoni i tre discepoli più intimi: Pietro, Giacomo e Giovanni. La Trasfigurazione avviene nella carne umana di Gesù e, a differenza della resurrezione, ha testimoni oculari. Essa appare un’esperienza che ha Dio come autore (come indica la forma passiva “fu trasfigurato davanti a loro”): si tratta quindi del sì di Dio all’uomo Gesù, al suo ministero, al cammino che egli sta compiendo verso Gerusalemme.
Leggi tutto: Trasfigurazione del Signore di Enzo Bianchi

... Ora a noi, il Tabor e la Trasfigurazione cosa possono suggerire nell’oggi della società e della Chiesa? Sembriamo paralizzati dalle crisi odierne quando la crisi potrebbe addirittura diventare una… opportunità per un cambio delle nostre priorità e dei nostri stili di vita.
La Chiesa stessa, nei suoi vari livelli e articolazioni, non deve preferire maggiormente pratiche di luce e di trasparenza, di perdono e di misericordia, di umanità, di opere giuste? Talvolta siamo tentati a esorcizzare le paure e il vuoto spirituale con la pastorale delle grandi concentrazioni, “con i segni del potere piuttosto che con il potere dei segni” – come diceva don Tonino Bello. Nella Chiesa ci sono tante paure da vincere salendo ancora sul monte per guardare dentro le nubolosità della propria vita, e acquisire una spiritualità matura per discernere strade in avanti, per scendere e accorgersi che ci sono già tanti segni di speranza e di fraternità in atto dappertutto nel mondo...

Per approfondire:
Ascolta "Il vangelo della trasfigurazione: esegesi biblico-spirituale" di Enzo Bianchi


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