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venerdì 5 ottobre 2012

Roma 4/6 ottobre Convegno teologico internazionale “Teologhe rileggono il Vaticano II. Assumere una storia, preparare il futuro”

A cinquanta anni dall'apertura del Concilio Vaticano II, sono molte le iniziative che ricordano lo storico evento. Presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo il convegno teologico internazionale “Teologhe rileggono il Vaticano II. Assumere una storia, preparare il futuro”. Un momento di confronto ecumenico tra studiosi e teologi su come la Chiesa cattolica abbia saputo riconoscere - nella differenza tra uomini e donne - un contributo di intelligenza e una riserva di entusiasmo. 
Ascolta il servizio di Michele Raviart a Radio Vaticana Un convegno ricorda le donne del Concilio Vaticano II (audio)

Le chiamavano «le madri del Concilio»: erano le 23 uditrici, 10 religiose e 13 laiche, che presero parte alla grande assise convocata in Vaticano da Giovanni XXIII. A cinquant’anni di distanza, le donne di oggi ne raccolgono l’eredità per essere protagoniste - con la loro identità di genere, ma senza rivendicazioni - nella storia della Chiesa e della società. È questo lo spirito che anima il convegno internazionale «Teologhe rileggono il Vaticano II. Assumere una storia, preparare il futuro», promosso dal Coordinamento teologhe italiano (Cti)...


... «Molto si è fatto da allora e tuttavia ancora tantissimo resta da fare per una vera partecipazione consapevole ed accettata delle donne». Il convegno teologico internazionale vedrà la partecipazione di storici e teologi provenienti da tutto il mondo (tra i quali Hervé Legrand, e Gerald Mannion, Maureen Sullivan e Massimo Faggioli, Tina Beattie e Mercedes Navarro Puerto, oltre a Stella Morra, Cettina Militello, Serena Noceti, Cristina Simonelli).
Il convegno – ha aggiunto la Perroni – vuole essere «un momento di confronto ecumenico tra studiose e studiosi impegnati nei diversi ambiti del sapere teologico e della vita ecclesiale. L’obiettivo è di rendere ragione di questi primi cinquanta anni in cui la Chiesa cattolica ha saputo riconoscere nella differenza di genere un contributo di intelligenza e una riserva di entusiasmo»...


Vedi anche il nostro precedente post: