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venerdì 28 dicembre 2012

Dal Santo Bambino di Betlemme l'appello alla PACE

Nel corso della Messa di mezzanotte, dalla basilica della Natività di Betlemme è risuonato forte il grido di pace del Patriarca latino di Gerusalemme, monsignor Fouad Twal. «Da questo Luogo Santo – ha detto - invito i politici e gli uomini di buona volontà a lavorare risolutamente per un progetto di pace e di riconciliazione che abbracci la Palestina e Israele e questo Medio Oriente sofferente. Solo la giustizia e la pace in Terra Santa potranno portare a ristabilire un equilibrio regionale e mondiale».
L'accorato appello è stato lanciato nella notte in cui il mondo cristiano ha guardato a Betlemme come sua capitale. Nella basilica c'erano ambasciatori e consoli di diversi Paesi
Leggi tutto: Quel grido di pace da Betlemme

Ha scelto uno tra i momenti più solenni e sentiti della Cristianità per lanciare un nuovo accorato appello per la pace e per la fine di ogni violenza nel nome della religione. «Le spade siano forgiate in falci», ha detto Benedetto XVI in San Pietro, durante la Messa di mezzanotte: «al posto degli armamenti per la guerra subentrino aiuti per i sofferenti».«Illumina le persone che credono di dover esercitare violenza nel tuo nome, affinché imparino a capire l'assurdità della violenza e a riconoscere il tuo vero volto», ha poi aggiunto rivolgendo la sua preghiera al Signore Gesù che «è la nostra pace e ha annunciato la pace ai lontani e ai vicini».
Leggi tutto: Papa: «Basta violenze in nome di Dio»

In un tempo della storia umana così delicato  segnato da profonde sperequazioni sociali ed economiche, Benedetto XVI ha trovato, in questi giorni, le parole giuste per confortare gli uomini e le donne di buona volontà, a ogni latitudine essi siano. 
I suoi interventi in occasione delle festività natalizie hanno avuto come motivo conduttore il tema della pace. Sia nell'omelia durante la Santa Messa della notte di Natale nella Basilica Vaticana, come anche nel tradizionale messaggio in occasione della benedizione Urbi et Orbi del 25 dicembre, il Papa ha ribadito il suo pensiero, esprimendo preoccupazione, affinché le comunità cristiane, e più in generale la società civile su scala planetaria, prendano coscienza dell’importanza di partecipare attivamente alla costruzione del bene comune, nel rispetto del valore positivo della vita.
Leggi tutto: La vera gloria


Leggi il testo integrale del messaggio urbi et orbi


Il risveglio di Betlemme