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venerdì 19 aprile 2013

I giovani... oggi

“Attenzione ai valori. I giovani sono in gran parte il frutto dell’educazione che è stata loro data (anche indirettamente o inconsapevolmente). Sovente essi percepiscono allo stato puro alcuni valori dominanti del momento, senza le difese o le accortezze di chi è più avanti negli anni, ha più esperienza ed un’altra educazione”.
Sono parole profetiche, che i Vescovi dell’Emilia Romagna scrissero nel 1996 in un bellissimo documento sul tema delle discoteche.
All’epoca, internet non aveva ancora conquistato il mondo e non c’erano tutti i canali televisivi di oggi. Alle soglie del terzo millennio, la società è totalmente cambiata. I ragazzi ricevono tanti messaggi ingannevoli, attraverso un cattivo uso dei mezzi di comunicazione. Il risultato di questo bombardamento, a volte, può generare una sensazione di relativismo morale, che spinge a non distinguere più il bene dal male...

Giovani e adulti: si somigliano molto, in Italia. Almeno, in rapporto alla politica e alle istituzioni. Lo stesso distacco. Anzi, per la precisione, è la generazione dei giovani a segnare il percorso. La direzione. Gli adolescenti e i giovani-più-giovani (così definiamo quelli di età compresa fra 15 e 24 anni), ma anche i giovani-adulti (fra 25 e 34 anni), esprimono un livello di fiducia davvero basso, anzi, minimo nei confronti dei principali attori e della più importante istituzione della "democrazia rappresentativa". Cioè, i partiti: poco sopra al 4%. E il Parlamento: appena un po' di più. (Utilizziamo, qui, i dati di numerose indagini condotte da Demos e LaPolis-Università di Urbino. ) Ma la sfiducia si estende anche allo Stato. In misura maggiore rispetto alla popolazione nell'insieme. Un disincanto acuto, che si è accentuato negli ultimi anni. Dopo il 2006, quando, perlomeno, dimostravano maggiore confidenza verso gli attori e le istituzioni rappresentative rispetto agli adulti. Oggi non più...

... Cosa state facendo di concreto per i giovani? Per garantirgli un futuro e farli tornare a sognare? Voi politici, ci state spegnendo, state spegnendo i nostri sogni e le nostre speranza. Non vediamo più un futuro davanti a noi, non riusciamo nemmeno ad immaginare di poter avere una famiglia.
Siete sempre così dannatamente bravi a parlare e a farci sperare con le vostre parole di cambiamento, ma poi appena si ritorna con i piedi a terra l’unica certezza che vedo è che voi la pancia l’avete sempre piena, non vi fate mancare di certo niente. Vorrei vedervi al posto nostro...