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domenica 28 aprile 2013

LA MAFIA INCOMPATIBILE CON LA VITA CRISTIANA - Michele Pennisi Vescovo di Monreale

LA MAFIA INCOMPATIBILE 
CON LA VITA CRISTIANA 
Michele Pennisi,  Vescovo di Monreale

Ingresso nella Diocesi di Monreale di S.E.Mons. Michele Pennisi (26.04.2013)

"Vi ringrazio sentitamente per la vostra numerosa e calorosa presenza per l’inizio del mio ministero pastorale come Arcivescovo di Monreale. Il Signore mi dona la grazia di fare l’ingresso in questa Chiesa che Gesù mi ha affidato ...
Nella bellezza dell’architettura e dei mosaici di questa cattedrale, nata dal desiderio di re Guglielmo di dare a Dio un luogo degno della Sua divina maestà, è incisa la fede dei nostri padri, il fervore della loro vita cristiana, la storia di santità della nostra Chiesa. Un edificio sacro esiste perché noi impariamo a vivere la gioia del Signore che è la nostra forza, perché in esso incontriamo Cristo, pietra angolare su cui si edifica la sua Chiesa. Il Cristo pantocratore che domina con il suo sguardo penetrante e con il suo abbraccio dall’abside di questo duomo ci dice che questa Cattedrale, prima di essere di un Vescovo o di una città, è di Cristo; appartiene a Lui e in questo luogo Egli è presente; parla attraverso la voce dell’Apostolo, santifica e conferma nell’unità il suo popolo. Nessuno, perciò, può dire “la mia” o “la nostra” Cattedrale. Prima di essere un monumento di arte, un luogo di concerti di musica sacra, essa è il luogo in cui Dio si rende presente. La bellezza e il fascino della Chiesa scaturisce innanzitutto dalla presenza di nostro Signore Gesù.
In questo duomo bisogna lasciarsi guardare dal Cristo e sentirci guardati , abbracciati, accolti, amati da Cristo e protetti dalla Vergine Maria, dai patriarchi dell’Antico Testamento , dagli Apostoli e dai santi.
La Cattedrale non è un museo ma edificio vivo di cui i cristiani siamo le pietre vive perché Gesù Cristo Risorto è vivo. ...
Il cammino storico della Chiesa siciliana è stato suggellato dalla splendida testimonianza del martirio del prossimo beato don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia perché fedele al suo ministero di prete. La memoria di questo martirio è impegnativa per la Chiesa siciliana tutta. Il suo martirio è venuto a siglare questa stagione di impegno ecclesiale anche se questo martirio non va disgiunto e isolato da quello di numerosi altri uomini tra cui vari magistrati e esponenti delle forze dell’ordine e della società civile. L'atteggiamento pastorale verso i mafiosi va accompagnato dalla esigenza di prevenire i fenomeni criminosi e di aiutare i mafiosi a pentirsi , a riparare il male fatto e a diventare persone nuove. Non bisogna abbassare la guardia per contrastare la criminalità mafiosa, ma i cristiani devono trovare motivazioni valide per contrastare questo fenomeno a partire dalla loro originale esperienza di fede e dalla loro appartenenza ecclesiale...
(omelia di Michele Pennisi, Vescovo di Monreale) 
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