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lunedì 24 giugno 2013

Giovanni: lampada che arde e splende!



NATIVITÀ DI GIOVANNI BATTISTA

E’ appena iniziata l‘estate, ed ecco la festa della natività di Giovanni il Battista, una ricorrenza antichissima, già celebrata da sant’Agostino in Africa. Accanto a Maria, la madre del Signore, Giovanni il Battista è il solo santo di cui la chiesa celebri non solo il giorno della morte, il dies natalis alla vita eterna, ma anche il dies natalis in questo mondo: di fatto, Giovanni è il solo testimone di cui il Nuovo Testamento ricorda la nascita, così intrecciata con quella di Gesù. Ed è proprio questo intersecarsi di vicende che ha portato alla scelta della data del 24 giugno per celebrarne la memoria: se la chiesa ricorda la nascita di Gesù il 25 dicembre, non può che ricordare quella di Giovanni al 24 giugno, essendo essa avvenuta, come testimonia il Vangelo di Luca, sei mesi prima. E il parallelismo di queste date contiene anche una simbologia, almeno nel bacino del Mediterraneo che è stato il crogiolo della fede ebraico-cristiana: se il 25 dicembre è la festa del sole vincitore, che comincia ad accrescere la sua declinazione sulla terra, il 24 giugno è il giorno in cui il sole comincia a calare di declinazione, proprio come è avvenuto nel rapporto del Battista con Gesù, secondo le parole dello stesso Giovanni: “Egli deve crescere e io diminuire” (Gv 3,30). Giovanni è il lume che decresce di fronte alla luce vittoriosa, è la lampada preparata per il Messia (cf. Sal 132,17 e Gv 5,35), è il suo precursore nella nascita, nella missione e nella morte, è il maestro di Gesù, suo discepolo che lo segue, è l’amico di Gesù, lo sposo veniente, come dice giustamente il quarto Vangelo...

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