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martedì 21 gennaio 2014

Il papà di Mekdes ed i genitori di Mohamad e Ahmad cercano i loro figli... aiutiamoli a ritrovarli!


 Mekdes con la sua mamma
Mi chiamo Maru, sono un rifugiato etiope, cristiano e vivo in Sudan, dove lavoro come guardiano. Fino ad un anno fa ero proprio felice, sapete. Avevo una moglie ed una bambina meravigliosa. Fra pochi mesi Mekdes compirà 5 anni.
Quando conobbi Merkeb (mia moglie e madre di mia figlia Mekdes) ci innamorammo. Ci sposammo; per noi la religione non era un problema. Lei era musulmana, io cristiano. Pensavamo che il nostro amore avrebbe resistito a tutto. Dopo poco nacque la nostra bambina Mekdes. Fu una gioia immensa.
Come tutti sapete, la maggior parte della popolazione sudanese è musulmana. L’islam è anche la religione di stato in quel paese. Ci sono molte frange estremiste musulmane con le quali non si scherza. E proprio queste hanno iniziato ad infastidire mia moglie, a tormentarla, a minacciarla. Ebbe paura per sé, per me, per nostra figlia. Il 27 dicembre 2012 decise di andarsene. Scappò con la nostra amata bambina. Quanto mi mancano i loro sorrisi.
Di tanto in tanto ebbi loro notizie per telefono. Poi la sera del 15 giugno 2013 l’ultima telefonata dalla Libia. “Stiamo per imbarcarci. Fra poco saremo al sicuro in Italia.” Da allora il cellulare di mia moglie è muto.
...
La piccola può essere solo a Lampedusa o in Sicilia. Ora abbiamo avviato le ricerche in Italia tramite le organizzazioni preposte. Non posso vivere senza mia figlia. So che anche lei ha bisogno del suo papà. Quando potrò riabbracciarti Mekdes ?

Mohamad e Ahmad Hazima
I due bambini che vedete nella foto si chiamano Mohamad e Ahmad Hazima, il primo ha 8 anni e il secondo 12. Mohamad e Ahmad sono siriani e hanno perso ogni contatto con i loro genitori il 10 ottobre scorso quando la nave su cui avevano lasciato la Siria ha fatto naufragio. Da allora la mamma e il papà, Feryal e Rfaat, li cercano indefessamente e hanno chiesto a questo blog, tramite l’onlus We Are, di lanciare un appello per il loro ritrovamento. I signori Hazima, che hanno anche un altro figlio Anas, sono convinti che i loro figli siano in Italia perché al momento del naufragio alcuni bambini sono stati salvati da una nave italiana mentre loro sono stati portati a Malta dalla guardia costiera maltese.
I piccoli non hanno documenti. Mohamad, al momento della scomparsa, indossava una maglia bianca, una felpa blu con cappuccio. Ahmad, invece, aveva una giacca con sotto una felpa verde. Un medico Maamun Abras ha assicurato agli Hazima di aver visto con i suoi occhi i bambini sulla barca di soccorso italiana. Ma le loro foto non compaiono né tra i sopravvissuti al naufragio, né tra i morti. Secondo una segnalazione Mohamad e Ahmad potrebbero essere in un centro accoglienza di Siracusa ma gli Hazima da 20 giorni sono in Svezia e non possono recarsi a Siracusa per mancanza di soldi. Di qui l’appello lanciato da papà Rfaat alle autorità italiane e ai cittadini in genere: “Vi prego aiutateci a trovare i nostri figli, siamo disperati”. 

Per leggere una storia a lieto fine guarda il nostro precedente post: