Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



mercoledì 26 marzo 2014

"L’amore è solo piccoli dettagli" di don Antonio Savone




L’amore è solo piccoli dettagli
Mercoledì III settimana di Quaresima
di don Antonio Savone 



Dt 4,1.5-9
Sal 147
Mt 5,17-19


Nelle parole di Gesù si coglie l’eco delle rimostranze dei suoi oppositori i quali lo accusavano di uno stile superficiale, troppo permissivo, una sorta di religiosità a ribasso, un atteggiamento qualunquista, soprattutto per la sua comunione di mensa con quanti erano ritenuti esclusi dalla possibilità di un accesso a Dio e alle cose di Dio. Il problema, però, non era il suo stile a ribasso (come volevano far intendere scribi e farisei), era piuttosto il loro approccio sclerotizzato della legge antica che aveva finito per inchiodarli alla lettera del testo facendo perdere l’intenzione vera per cui quella norma era stata data. Per Gesù era una questione di intelligenza, come capacità di lasciar parlare volti ed eventi (intus-legere). La norma per la norma non salva nessuno: anzi, come più volte ricordate, non di rado “summum ius summa iniuria” (il più grande diritto può diventare la forma più alta di ingiustizia). Il percorso che Gesù ha proposto attraverso i suoi gesti come mediante le sue parole, era proprio quello di liberare la Legge dalle incrostazioni introdotte dalla durezza del cuore umano facendo brillare l’intenzione vera del Legislatore.

...
La proposta di Gesù ha niente a che spartire con un atteggiamento grossolano: anzi, per lui, l’amore è davvero questione di dettagli anche minimi. Non si può amare approssimativamente o grosso modo. È l’attenzione al particolare che dice l’orientamento del cuore, ma questo esige un discernimento continuo perché l’osservanza di un codice non tradisca il comandamento (v. l’atteggiamento del sacerdote e del levita che passano oltre per non contrarre impurità). Chi ha fatto esperienza dell’amore del Signore vive come sua unica preoccupazione quella di essere in tutto trasparenza di quella esperienza. Alla fine della vita, infatti, l’attenzione sarà posta proprio sugli atteggiamenti che noi avevamo ritenuti minimi, secondari. È vero: la fedeltà a Dio come la fedeltà all’uomo non imbocca mai la via del pressappochismo ma si esprime di trattino in trattino. L’amore, infatti, vive di piccole cose. Non è forse vero che quando si ama si è capaci persino di prevenire l’eventuale richiesta dell’altro perché lo sguardo guidato dal cuore riesce a leggere molto più oltre? L’amore è solo piccoli dettagli, come canta Giusy Ferreri.