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mercoledì 2 aprile 2014

Opg: un orrore prorogato

Un «autentico orrore indegno di un paese appena civile». Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, definiva gli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) nel discorso di fine anno del 2012. A distanza di quasi due anni, il capo dello Stato esprime nuovamente «rammarico», questa volta per aver dovuto firmare il decreto che prevede lo slittamento della chiusura dei sei Opg attivi a livello nazionale dal 2014, come previsto dalla legge, al 2015 
Una proroga, varata ieri dal Consiglio dei ministri, motivata dal fatto che non sono ancora state realizzate nelle Regioni le residenze per la riabilitazione previste come alternativa agli Opg, le cosiddette Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), che tuttavia, secondo varie associazioni, non rappresentano la soluzione al problema. La proroga, sostiene il Comitato StopOpg, «protrae solo la sofferenza» dei circa mille detenuti-pazienti ancora internati nelle sei strutture. ...

Sotto al primo sole di marzo i detenuti dell’Ospedale psichiatrico giudiziario passeggiano adagio su e giù per i cortili. Sono 206 uomini, oltre a 98 donne, colpevoli di reati commessi in stato di infermità mentale, e tuttora ritenuti socialmente pericolosi. Quando passano i medici tanti di loro si avvicinano, ansiosi di sapere: «Dottore, e la mia perizia? Quando potrò uscire?».
«Quando», per molti è una data assolutamente incerta. Di sei mesi in sei mesi la "pericolosità sociale" può essere prorogata, senza un termine. È l’aberrazione degli Opg italiani, come un limbo in cui si entra, ma spesso non si sa quando si esce. Per uno schiaffo a un vigile c’è stato chi si é fatto quindici anni. «Mi hanno dato una stecca», cioè una proroga, dicono fra di loro i detenuti: e sono altri sei mesi.
Adesso, la proroga l’hanno avuta gli Opg, che sulla carta tra due giorni dovevano chiudere. Niente da fare, le nuove comunità che dovrebbero accogliere questi detenuti hanno già la loro sigla per nome, "Rems", ma nelle Regioni non esistono ancora. Tutto, dunque, come prima. ...
Leggi tutto: Viaggio negli Opg, nuova proroga alla vergogna di Marina Corradi

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