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giovedì 1 maggio 2014

Quei bigliettini del Papa sotto la statua di san Giuseppe

«Il Santo Padre fa lavorare tanto san Giuseppe. Quella per il padre putativo di Gesù è diventata una devozione per tutti quelli che ruotano attorno alla residenza di Francesco, comprese le guardie svizzere...». Bergoglio ha una grande devozione per san Giuseppe e appena fuori della porta della stanza 201 della Casa Santa Marta, in uno dei due cassettoni di legno scuro con il ripiano di marmo, c'è una statua del santo sotto la quale il Papa infila dei biglietti con le richieste di grazie scritte da lui stesso. Quando i biglietti sotto il piedistallo diventano numerosi perché «il Santo Padre fa lavorare tanto san Giuseppe», la statua poco a poco si alza.
Oggi, 1° maggio, festa di san Giuseppe lavoratore, è il giorno giusto per raccontare questa devozione che accompagna il Papa fin da quando era giovane. A San José è dedicata la parrocchia di Flores, il quartiere dove Jorge Mario è nato e cresciuto. È in questa chiesa dedicata al padre putativo di Gesù che frequenta la messa e fa le prime esperienze di vita cristiana. Ed è ancora in questa parrocchia, sotto la protezione del santo, che il 21 settembre 1953 a quasi diciassette anni Bergoglio incontra padre Carlos B. Duarte Ibarra e dopo essersi confessato da lui scopre la sua vocazione sacerdotale. Anche il pontificato di Francesco è stato messo sotto la protezione di san Giuseppe, avendo avuto inizio solennemente il 19 marzo 2013.
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Sotto il piedistallo infila dei biglietti, con le sue richieste di grazie al santo. «Sai - aveva detto a uno dei suoi collaboratori nei primi mesi dopo l'elezione - con questi falegnami bisogna avere pazienza: dicono che ti faranno un mobile in due settimane, poi magari ci mettono un mese. Ma te lo fanno, e lavorano bene! Solo bisogna avere pazienza...».
La tenerezza, il silenzio e il nascondimento, la mancanza di protagonismo, la vocazione a custodire: sono questi alcuni degli elementi del santo protettore dei lavoratori che apprezza Francesco. Per questo, anche se l'immagine ritrae il carpentiere di Nazaret mentre dorme, il Papa lo «fa lavorare tanto», chiedendogli spesso un aiuto.