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domenica 3 agosto 2014

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 36/2013-2014 (A) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea'
Concedi al tuo servo un cuore docile,
perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino




Vangelo: Mt 14,13-21







"Barukh attàh Adonai Elohejnu Melek haOlam, hamotzi Lechem min ha-aretz"

"Benedetto sei tu Signore nostro, Re del mondo, che fai uscire il pane dalla terra".

Queste parole, accompagnate da gesti semplici, appartengono alla tradizione ebraica, la berakah  (benedizione), che tutti i giorni ogni israelita recita sul pane, e che Gesù ripete sui cinque pani e i due pesci, mosso da una profonda tenerezza (hesed), un amore viscerale nei confronti di un popolo che "è affranto e abbandonato, come un gregge di pecore senza pastore" (Mt 9,36).
Il racconto di Matteo ha uno sfondo messianico e può essere letto in molti modi: come segno profetico, sulla falsariga di quello di Mosè e il dono della manna (Es 16,1-16), di Elia (1Re 17,14) e di Eliseo (2Re 4,42-44), oppure come un rimando al banchetto messianico, richiamando l'episodio del re Davide che benedice il popolo nel nome del Signore e distribuisce a tutti, uomini e donne, un pane per ciascuno (2Sam 6,19). Compito del Re-Messia è di assicurare il pane al suo popolo: ed è proprio ciò che Gesù compie, mostrando alle folle chi egli è. Ma quello che primariamente l'evangelista vuole mettere in risalto è il banchetto Eucaristico, cibo nuovo per un popolo nuovo, anticipo di quello che Gesù compirà nell'ultima cena, e che i discepoli di tutti i tempi continueranno a fare in memoria di lui.
Gesù è il Re-Messia che i suoi non hanno accolto (Gv 1,11), nel mistero del suo corpo è il dono del Padre per la vita della Chiesa, è la sua esistenza spezzata per ogni fratello, cibo che comunica la Vita stessa di Dio, nutrimento per il popolo in cammino nel deserto dell'esistenza, forza che riceviamo per continuare la sua opera nella storia, e che siamo chiamati a condividere con tutti.