Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



venerdì 10 ottobre 2014

Il premio Nobel per la pace 2014 a Malala Yousafzay e Kailash Satyarthi



Il premio Nobel per la pace è stato assegnato alla giovane attivista pakistana Malala Yousafzay e all'attivista indiano Kailash Satyarthi.

Guarda il video

«I bambini - si legge nel comunicato che accompagna il Premio - devono poter andare a scuola e non essere sfruttati per denaro. Nei Paesi più poveri del mondo, il 60 per cento della popolazione ha meno di 25 anni d’eta; ed è un prerequisito per lo sviluppo pacifico del mondo che i diritti dei bambini e dei giovani vengano rispettati. Nelle aree devastate dalla guerra, in particolare - si legge ancora nella motivazione - gli abusi sui bambini portano al perpetuarsi della violenza generazione dopo generazione”.

I vincitori sono stati scelti, racconta il New York Times, tra 278 candidati (tra cui 47 organizzazioni), il numero più alto dal 1901, anno di istituzione del premio. E la decisione sarebbe stata presa all’ultimo minuto e all’unanimità, come da tradizione. “Il comitato considera importantissimo che un indù e una musulmana, un indiano e una pakistana, si siano uniti in una lotta comune per l’istruzione e contro l’estremismo. È stato calcolato che ci sono 168 milioni di bambini lavoratori in tutto il mondo. Nel 2000, la cifra era più alta di 78 milioni. Ci stiamo avvicinando all’obiettivo di eliminare il lavoro minorile”.

Il premio è stato assegnato per la lotta dei due attivisti "contro l'oppressione dei bambini e dei giovani e per il diritto alla loro istruzione. I bambini devono andare a scuola e non essere sfruttati economicamente".

Malala è la più giovane vincitrice del premio Nobel per la pace: "Nonostante la sua giovane età Malala Yousafzay - recita la motivazione del premio - ha già combattuto diversi anni per il diritto delle bambine all'istruzione ed ha mostrato con l'esempio che anche bambini e giovani possono contribuire a cambiare la loro situazione. Cosa che ha fatto nelle circostanze più pericolose". "Attraverso la sua lotta eroica è diventata una portavoce importante del diritto delle bambine all'istruzione".

Malala Yousafzai è un ragazza pakistana di 17 anni, che da tempo si batte per l’affermazione dei diritti civili e il diritto all’istruzione delle donne nei paesi musulmani. È diventata molto conosciuta in seguito all’attacco subito nel 2012, quando fu colpita alla testa e al collo da un colpo di pistola sparato da un talebano, mentre stava tornando a casa da scuola a Mingora, nella valle di Swat. Tre anni prima aveva scritto un testo raccontando il caos della città in cui viveva e i roghi delle scuole femminili da parte dei talebani. Il testo fu pubblicato sul sito della BBC e circolò molto in Pakistan.
La storia di Malala in questi anni è stata raccontata da molte testate internazionali. Il primo ministro pakistano le assegnò la prima edizione di un “Premio nazionale per la pace” e un assegno da circa 4000 euro. Yousafzai in altre occasioni ha detto di voler creare da grande un partito politico e darsi da fare per le ragazze della sua zona. I talebani del Pakistan l’avevano da tempo inserita in un elenco di persone da colpire perché responsabili della diffusione del “secolarismo” nella zona. Il portavoce dei talebani, dopo aver rivendicato l’aggressione del 2012, aveva detto che Malala Yousafzai si è resa responsabile di “oscenità” che andavano “fermate”.

Mentre a Oslo le assegnavano il Premio Nobel per la Pace, Malala Yousafzay si trovava «a scuola, come sempre», nella città inglese di Birmingham, dove vive dal 2012, quando venne ferita alla testa da un proiettile sparato dai talebani. Lo ha spiegato la società Edelman, che gestisce l’immagine della giovane, simbolo della lotta per l’emancipazione femminile. In giornata è attesa la sua conferenza stampa.

"Mostrando grande coraggio personale - recita la motivazione del comitato del Nobel - Kailash Satyarthi, continuando la tradizione di Gandhi, ha capeggiato diverse forme di protesta e dimostrazioni, tutte pacifiche, concentrandosi sul grave sfruttamento dei bambini per motivi economici. Ha anche contribuito allo sviluppo di importanti convenzioni per i diritti dei bambini". 

Kailash Satyarthi, 60 anni, è un ingegnere e attivista indiano che dagli anni Ottanta, dopo aver abbandonato la professione, si occupa di difendere i diritti dei minori in particolare in India (si calcola che grazie al suo lavoro abbia salvato oltre 78 mila bambini dalla schiavitù). Satyarthi ha svolto delle campagne anche a livello mondiale: è stato coinvolto nella fondazione e nelle attività del “Global march against child labor”, un grande e importante movimento che si occupa della difesa dei diritti dei minori e che ha come principali obiettivi la protezione dei diritti di tutti i bambini e l’eliminazione dello sfruttamento minorile sui luoghi di lavoro. La grande marcia mondiale organizzata il 17 gennaio del 1998 ha portato alla diffusione di una grande consapevolezza sulla questione del lavoro minorile culminata poi nella Conferenza sul Lavoro organizzata dall’ILO (Oragnizzazione Internazionale del Lavoro delle Nazioni Unite).
Satyarthi fa anche parte di “Education For All” movimento internazionale coordinato dall’UNESCO e ricopre ruoli importanti in molte altre organizzazioni sia nazionali che internazionali: la “Bachpan Bachao Andolan”, gruppo indiano impegnato nella lotta contro il traffico di esseri umani, la “South Asian Coalition on Child Servitude” (SACCS), nata in India nel 1989 che ha creato molti progetti in diverse città del paese partendo dall’idea che “liberare” i minori da condizioni di sfruttamento non sia sufficiente, se non si dà loro altre alternative. Inoltre è presidente dell’”International Center on Child Labor and Education” (ICCLE) con sede a Washington.

«Sono felice, è un riconoscimento della nostra lotta per i diritti dei bambini». Questo è stato il commento dell’attivista indiano Kailash Satyarthi, che ha ringraziato il Comitato norvegese per «aver riconosciuto la piaga di milioni di bambini che oggi soffrono».


Guarda anche i nostri precedenti post: