Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



giovedì 30 ottobre 2014

Papa Francesco UDIENZA GENERALE 29 ottobre 2014 - foto, testo e video


 29 ottobre 2014 

Prima dell’udienza generale di oggi, Papa Francesco ha sostato davanti all’Arco delle Campane per benedire una statua in pietra di sette quintali, raffigurante Giovanni Paolo II, opera di Antonio Peretti (Tom Perri) e un modello della basilica di Hildesheim presentato al Papa da fedeli di lingua tedesca.


Tra gli oltre 30mila fedeli presenti in piazza, c’erano anche gli studenti del Gymnasiun Hocstadt an der Aish e della Maristenschule Recklinghausen hanno portato al Papa, che li ha benedetti, i crocifissi che metteranno nelle loro aule. 

In piazza San Pietro c’erano anche i carri di San Leo: tre carri trainati dai buoi provenienti da san Pietro in Pensilis, in Molise. Il Papa li ha menzionati nei saluti di lingua italiana. 
Un saluto speciale anche agli infermieri e ai tecnici dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù. 
 

C’è anche un suo ritratto, incastonato in una cornice bianca, tra i “doni” delle decine di migliaia di fedeli che anche oggi riempiono piazza San Pietro per il consueto appuntamento del mercoledì. Una bambina vestita con un grembiulino bianco ha offerto al Papa un festone di carta variopinto. 
Il Santo Padre, arrivato in piazza alle 9.30, sempre sorridente, interagisce con i fedeli e ha fatto per due volte il gioco dello scambio dello zucchetto, e nel momento in cui la jeep bianca attraversava il lato esterno della piazza ha bevuto un sorso dal “mate”. Tra i molti striscioni e le bandiere anche quello del “Barcellona Sporting Club”, con i colori giallorossi. 

Anche oggi l'ormai consueto rito dei bambini che il Papa ha baciato e accarezzato con affetto.

 




Guarda il video


La Chiesa realtà visibile e spirituale

Cari fratelli e sorelle, buongiorno

nelle catechesi precedenti abbiamo avuto modo di evidenziare come la Chiesa abbia una natura spirituale: è il corpo di Cristo, edificato nello Spirito Santo. Quando ci riferiamo alla Chiesa, però, immediatamente il pensiero va alle nostre comunità, alle nostre parrocchie, alle nostre diocesi, alle strutture nelle quali siamo soliti riunirci e, ovviamente, anche alla componente e alle figure più istituzionali che la reggono, che la governano. È questa la realtà visibile della Chiesa. Dobbiamo chiederci, allora: si tratta di due cose diverse o dell’unica Chiesa? E, se è sempre l’unica Chiesa, come possiamo intendere il rapporto tra la sua realtà visibile e quella spirituale?
...

...




Cari fratelli e sorelle, spesso come Chiesa facciamo esperienza della nostra fragilità e dei nostri limiti. Tutti ne abbiamo. Tutti siamo peccatori. Nessuno di tutti noi può dire: “Io non sono peccatore”. Ma se qualcuno di noi si sente che non è peccatore, alzi la mano. Tutti lo siamo. E questa fragilità, questi limiti, questi nostri peccati, è giusto che procurino in noi un profondo dispiacere, soprattutto quando diamo cattivo esempio e ci accorgiamo di diventare motivo di scandalo. Quante volte abbiamo sentito, nel quartiere: “Ma, quella persona di là, va sempre in Chiesa ma sparla di tutti…”. Questo non è cristiano, è un cattivo esempio: è un peccato. E così noi diamo un cattivo esempio: “E, insomma, se questo o questa è cristiano, io mi faccio ateo”. La nostra testimonianza è quella di far capire cosa significa essere cristiano. Chiediamo di non essere motivo di scandalo. Chiediamo il dono della fede, perché possiamo comprendere come, nonostante la nostra pochezza e la nostra povertà, il Signore ci ha reso davvero strumento di grazia e segno visibile del suo amore per tutta l’umanità. Possiamo diventare motivo di scandalo, sì. Ma possiamo anche diventare motivo di testimonianza, dicendo con la nostra vita quello che Gesù vuole da noi.

Guarda il video  della catechesi


Saluti:
...

APPELLO

Di fronte all’aggravarsi dell’epidemia di ebola, desidero esprimere la mia viva preoccupazione per questa implacabile malattia che si sta diffondendo specialmente nel Continente africano, soprattutto tra le popolazioni più disagiate. Sono vicino con l’affetto e la preghiera alle persone colpite, come pure ai medici, agli infermieri, ai volontari, agli istituti religiosi e alle associazioni, che si prodigano eroicamente per soccorrere questi nostri fratelli e sorelle ammalati. Rinnovo il mio appello, affinché la Comunità Internazionale metta in atto ogni necessario sforzo per debellare questo virus, alleviando concretamente i disagi e le sofferenze di quanti sono così duramente provati.
Vi invito a pregare per loro e per quanti hanno perso la vita.

Guarda il video


Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana.
...
Rivolgo infine un pensiero speciale ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Ci avviciniamo alla Solennità di tutti i Santi. Cari giovani, guardate ai Santi come a modelli di vita; cari ammalati, offrite la vostra sofferenza per quanti hanno bisogno di conversione; e voi, cari sposi novelli, curate la crescita nella fede della vostra casa coniugale.

Leggi il testo integrale

Guarda il video integrale