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martedì 27 gennaio 2015

Libertà e paura - Il senso della storia di Bruno Forte

Libertà e paura
Il senso della storia
di Bruno Forte

Pubblichiamo un’anticipazione dell’ultimo libro di Bruno Forte, “Lettere dalla collina. Sulla fede e l’esperienza di Dio”, in uscita da Mondadori Libri nella Collezione Saggi. Con tono colloquiale, proprio del genere epistolare, vengono affrontate domande fondamentali, che anche i recenti fatti di Parigi hanno risvegliato, quali quelle sul dolore, sul male e sul senso della vita e della storia.

Che senso ha la mia vita? È la domanda che mi hai fatto, dando voce così all’inquietudine più profonda del Tuo cuore. È una domanda importante e sono contento che Tu me l’abbia fatta, perché questo vuol dire che sei una persona che si mette in gioco nel cercare la verità e che nel tuo intimo credi alla dignità della vita che ci è stata donata. È vero che non tutti sembrano farsi questa domanda, anche se sono convinto che in ciascuno essa sia presente come un tarlo nascosto, un desiderio incancellabile, che resta tale anche quando non è espresso. Se mi chiedi il perché di questa mia convinzione non esito a risponderti che interrogarci sul senso di ciò che scegliamo e facciamo ci aiuta a essere più ricchi di umanità, motivati e aperti alla felicità, di cui abbiamo bisogno come dell’aria che respiriamo. Dare senso alla vita è consentire alla nostra anima di respirare, e il respiro dell’anima è ciò che ci fa vivere veramente. Il senso della vita non è insomma 
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Il senso della vita non può fermarsi a ciò che è mortale e penultimo, per quanto forte sia il legame che ad esso ci unisce: la vita ha senso se la meta e la patria per cui si vive, si soffre e si ama, ha la misteriosa potenza di vincere la morte, di dare alla nostalgia del cuore inquieto un approdo di eternità. È qui che nella ricerca del senso due amori si toccano: quello alla scena del mondo che passa, e quello a Colui che è in persona l’amore più forte della morte, origine, grembo e patria di ogni vero amore. La ricerca del senso sfocia così, con naturale continuità, nella ricerca di Dio e del Suo volto, nel desiderio e nella nostalgia del Totalmente Altro, che garantisca la vittoria ultima dell’amore sulla morte, della vita sul nulla. Sui sentieri della ricerca del senso da dare alle opere e ai giorni, come luce del cuore e forza del cammino, si passa inevitabilmente dalle cose alle persone da amare, e da queste all’inizio e alla sorgente di ogni amore, meta e destino di ogni vincolo d’amore che dia sapore alla vita. Ai cercatori del significato, che renda degna e bella l’esistenza, anche a quelli che hanno conosciuto la delusione di approdi troppo corti e troppo brevi, cercatori del senso perduto, l’incontro con l’amore personale di Dio, mistero del mondo, si offre come libertà donata: libertà dalla paura e dal dolore del non senso; dono non meritato né prodotto dalle nostre mani, offerta di gratuità che viene a noi, ci sorprende e illumina tutti gli spazi dell’anima a condizione di aprire la porta del nostro cuore. È quanto ci assicura la parola della promessa: “Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (Ap 3,20).
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Il senso della storia di Bruno Forte (PDF)