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giovedì 29 gennaio 2015

Papa Francesco UDIENZA GENERALE 28 gennaio 2015 - foto, testo e video



 28 gennaio 2015 

L’udienza generale si è svolta in Aula Paolo VI, a Roma, dove il Papa è arrivato alle 9.45 circa, sorridente e rilassato, e ha compiuto il lungo corridoio centrale a piedi circondato dall’affetto dei circa 7mila fedeli presenti. 

Tra di loro, anche un nutrito gruppi di militari in mimetica e basco azzurro. Moltissimi, come al solito, i “selfie” e gli abbracci, soprattutto per i più piccoli: un ragazzo, con in mano un cartello giallo con scritte nere, ha quasi implorato il Papa a mani giunte perché si fermasse e facesse una foto con lui. Francesco l’ha accontentato, mettendosi in posa. Poi il Papa ha anche aiutato uno dei piccoli bimbi che ha salutato a mettersi il ciuccio. Il Papa si è soffermato a salutare, in particolare, un gruppo di bambini con la sindrome di Downn, accompagnati dalle loro famiglie. Tra i doni ricevuti, una maglia di calcio con il numero uno e la scritta “Francesco” sul retro. 

Guarda il video del saluto ai fedeli

Un saluto speciale ai 150 artisti del Circo Medrano, che al termine dell’udienza generale di oggi hanno offerto al Papa un “saggio” della loro bravura, eseguendo “numeri” palco dell’Aula Paolo VI. Il Papa li ha seguiti con attenzione, sorridendo e lasciandosi coinvolgere scherzosamente da un giocoliere. 



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Durante i saluti in lingua italiana, che come di consueto concludono l’appuntamento del mercoledì con i fedeli, Francesco ha ricordato inoltre la figura di san Tommaso. Salutando, poco prima, i fedeli di lingua portoghese, il Papa ha pregato “per tutte le famiglie, specialmente per quelle che si trovano in difficoltà, certi che esse sono un dono di Dio nelle nostre comunità cristiane”.


La Famiglia - 3. Padre

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Riprendiamo il cammino di catechesi sulla famiglia. Oggi ci lasciamo guidare dalla parola “padre”. Una parola più di ogni altra cara a noi cristiani, perché è il nome con il quale Gesù ci ha insegnato a chiamare Dio: padre. Il senso di questo nome ha ricevuto una nuova profondità proprio a partire dal modo in cui Gesù lo usava per rivolgersi a Dio e manifestare il suo speciale rapporto con Lui. Il mistero benedetto dell’intimità di Dio, Padre, Figlio e Spirito, rivelato da Gesù, è il cuore della nostra fede cristiana.

“Padre” è una parola nota a tutti, una parola universale. Essa indica una relazione fondamentale la cui realtà è antica quanto la storia dell’uomo. Oggi, tuttavia, si è arrivati ad affermare che la nostra sarebbe una “società senza padri”. In altri termini, in particolare nella cultura occidentale, la figura del padre sarebbe simbolicamente assente, svanita, rimossa.
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E allora farà bene a tutti, ai padri e ai figli, riascoltare la promessa che Gesù ha fatto ai suoi discepoli: «Non vi lascerò orfani» (Gv 14,18). E’ Lui, infatti, la Via da percorrere, il Maestro da ascoltare, la Speranza che il mondo può cambiare, che l’amore vince l’odio, che può esserci un futuro di fraternità e di pace per tutti. Qualcuno di voi potrà dirmi: “Ma Padre, oggi Lei è stato troppo negativo. Ha parlato soltanto dell’assenza dei padri, cosa accade quando i padri non sono vicini ai figli… È vero, ho voluto sottolineare questo, perché mercoledì prossimo proseguirò questa catechesi mettendo in luce la bellezza della paternità. Per questo ho scelto di cominciare dal buio per arrivare alla luce. Che il Signore ci aiuti a capire bene queste cose. Grazie.

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Saluti:

... Oggi celebriamo la memoria di San Tommaso d’Aquino, dottore della Chiesa. La sua dedizione allo studio, favorisca in voi, cari giovani, l’impegno dell’intelligenza e della volontà al servizio del Vangelo; la sua fede aiuti voi, cari ammalati, a rivolgervi al Signore anche nella prova; e la sua mitezza indichi a voi, cari sposi novelli, lo stile dei rapporti tra i coniugi all’interno della famiglia. 

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