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mercoledì 21 gennaio 2015

Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani 18-25 gennaio 2015 “Dammi un po’ d’acqua da bere” (Giovanni 4, 7) - QUARTO GIORNO

Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani 
18-25 gennaio 2015

“Dammi un po’ d’acqua da bere”
(Giovanni 4, 7)

La proposta di preghiera e di riflessione che in questa Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani ci arriva dal Brasile, e per la quale siamo riconoscenti ai nostri fratelli che testimoniano la fede al di là dell’Oceano, ci porta quest’anno a sederci tutti attorno al pozzo di Giacobbe: forse affaticati per il viaggio, come Gesù, forse incuriositi, turbati, ma anche aperti alla conoscenza di quell’uomo capace di un discorso chiaro e profondo, così come succede alla donna di Samaria. È l’evangelista Giovanni a presentarci questo racconto (4,1-42), che costituisce il tema di fondo di quest’anno.

LETTURE BIBLICHE E COMMENTO
PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA

IV GIORNO

RINUNCIA: Intanto la donna aveva lasciato la brocca dell’acqua (Giovanni 4, 28)

Genesi 11, 31 – 12, 4 Dio promette ad Abramo un popolo numeroso e lo benedice

Terach prese con sé suo figlio Abram, Lot, figlio di suo fratello Aran, Sarai, moglie di suo figlio Abram, e lasciarono Ur dei Caldei per andare nella terra di Canaan. Arrivarono nella città di Carran e si stabilirono là. Terach morì a Carran all’età di duecentocinque anni. Il Signore disse ad Abram: «Lascia la tua terra, i tuoi parenti, la casa di tuo padre, e va’ nella terra che io ti indicherò. Farò di te una grande nazione. Il tuo nome diventerà famoso. Ti benedirò. Sarai fonte di benedizione. Benedirò chi ti farà del bene. Maledirò chi ti farà del male. Per mezzo tuo saranno benedetti tutti i popoli della terra». Abram partì dalla località di Carran, secondo l’ordine del Signore. Aveva settantacinque anni. Partirono con lui la moglie Sarai e il nipote Lot, figlio di suo fratello.

Salmo 23 [22], 1-6 Il Signore è il mio pastore

Salmo di Davide

Il Signore è il mio pastore
e nulla mi manca.
Su prati d’erba fresca mi fa riposare;
mi conduce ad acque tranquille,
mi ridona vigore;
mi guida sul giusto sentiero:
il Signore è fedele!
Anche se andassi per la valle più
buia, di nulla avrei paura,
perché tu resti al mio fianco,
il tuo bastone mi da sicurezza.
Per me tu prepari un banchetto
sotto gli occhi dei miei nemici.
Con olio mi profumi il capo,
mi riempi il calice fino all’orlo.
La tua bontà e il tuo amore
mi seguiranno per tutta la mia vita;
starò nella casa del Signore
per tutti i miei giorni.

Atti 10, 9-20 Non devi considerare impuro quel che Dio ha dichiarato puro

Il giorno dopo, mentre essi erano in cammino e stavano avvicinandosi alla città, Pietro salì sulla terrazza a pregare: era quasi mezzogiorno. Gli venne fame e voglia di mangiare. Mentre gli preparavano il pranzo, Pietro ebbe una visione. Vide il cielo aperto e qualcosa che scendeva: una specie di tovaglia grande, tenuta per i quattro angoli, che arrivava fino a terra. Dentro c’era ogni genere di animali, di rettili e di uccelli. Allora una voce gli disse: — Pietro, alzati! Uccidi e mangia! Ma Pietro rispose: — Non lo farò mai, Signore, perché io non ho mai mangiato nulla di proibito o di impuro. Quella voce per la seconda volta gli disse: — Non devi considerare impuro quel che Dio ha dichiarato puro. Questo accadde per tre volte; poi, all’improvviso, tutto fu risollevato verso il cielo. Mentre Pietro cercava di capire il significato di ciò che aveva visto, arrivarono gli uomini di Cornelio. Essi avevano chiesto dove abitava Pietro e quando furono presso la porta domandarono ad alta voce: «Alloggia qui Simone, detto anche Pietro?». Mentre Pietro stava ripensando a quello che aveva visto, lo Spirito gli disse: «Senti, ci sono qui alcuni uomini che ti cercano. Alzati e va’con loro senza paura, perché li ho mandati io da te».

Giovanni 4, 25-28 Intanto la donna aveva lasciato la brocca dell’acqua

La donna gli risponde: — So che deve venire un Messia, cioè il Cristo, l’inviato di Dio. Quando verrà, ci spiegherà ogni cosa. E Gesù: — Sono io il Messia, io che parlo con te. Il tempo della mietitura è giunto A questo punto giunsero i discepoli di Gesù. Videro che parlava con una donna, e si meravigliarono. Nessuno pero gli disse: «Che vuoi?» o: «Perché parli con lei?». Intanto la donna aveva lasciato la brocca dell’acqua ed era tornata in città a dire alla gente: «Venite a vedere: c’è uno che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Non sarà per caso il Messia?».

Commento

L’incontro fra Gesù e la donna samaritana mostra che il dialogo con chi è diverso, con chi è straniero, con chi non ci è familiare, può portare vita. Se la donna avesse seguito le regole della sua cultura, avrebbe dovuto andare via quando vide Gesù che si avvicinava al pozzo. Quel giorno, per qualche ragione, ella non seguì le regole prestabilite. Sia lei che Gesù ruppero i modelli di comportamento convenzionali, mostrandoci così, ancora una volta, che è possibile costruire nuove relazioni.
Mentre Gesù porta a compimento l’opera del Padre, la Samaritana, da parte sua, lascia la brocca dell’acqua, significando che poteva andare oltre nella sua vita, che non era confinata al ruolo impostole dalla società. Nel vangelo di Giovanni lei è una delle prime persone a proclamare che Gesù è il Messia. “Rompere gli schemi” è una necessità per coloro che desiderano crescere più forti e più saldi nella propria fede.
Il fatto che la Samaritana abbandoni la sua brocca per l’acqua significa che ha trovato un dono più grande, un bene maggiore dell’acqua per cui era giunta e un luogo migliore ove situarsi all’interno della sua comunità. Ella riconosce il dono più grande che questo straniero Giudeo, Gesù, le sta offrendo.
È difficile per noi considerare un valore, riconoscere come bene, o addirittura come santo qualcosa che è a noi sconosciuto e che appartiene ad un altro. Tuttavia, riconoscere i doni che appartengono ad altri come buoni e santi è un passo necessario verso l’unità visibile che perseguiamo.

Domande per la riflessione personale

1. Incontrare Gesù significa abbandonare la nostra “brocca d’acqua”: quali sono le nostre brocche d’acqua?
2. Quali sono gli ostacoli maggiori che ci impediscono di abbandonarle?

Preghiera

O Dio amorevole,
aiutaci ad imparare da Gesù e dalla Samaritana
che l’incontro con l’altro ci apre a nuovi orizzonti di grazia.
Aiutaci ad infrangere i nostri limiti e ad abbracciare nuove sfide.
Aiutaci ad andare oltre la paura nel seguire la chiamata del tuo Figlio,
nel nome di Cristo, ti preghiamo.
Amen!


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