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domenica 8 febbraio 2015

8 febbraio 2015: Prima Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta delle persone


8 febbraio 2015:
Prima Giornata internazionale 
di preghiera e riflessione contro la tratta delle persone

Questa Giornata è un invito alla preghiera comune e alla riflessione sul tema: "Accendi una luce contro la tratta", rivolto a tutti gli uomini di buona volontà che vogliono dire ‘basta’ al commercio abominevole di donne, uomini e bambini in tutto il mondo.

Ed ecco i punti cardini e di riferimento di questa Giornata:
- vedere meglio il cammino da percorrere insieme,
- rischiarare il buio causato da tutto ciò che sfrutta la vita per fini di lucro, - ridare speranza a chi vive il dramma della tratta, perché scopre, di non essere solo,
- trasformare mente e cuore, rompendo la crosta di superficialità e indifferenza che ci impedisce di riconoscere l’altra persona come fratello e sorella
- ritrovare la forza di un’azione collettiva,
- riconoscere e rimuovere le cause che sostengono la tratta di persone in tutte le sue modalità
- sostenere il nostro impegno a favore della libertà e della dignità della persona,
- vivere la mistica e la profezia dell’azione di Dio nella storia. (SL) (Agenzia Fides 04/02/2015)

La Chiesa ha scelto di far sentire la sua forte voce, insieme a quella di tutte le congregazioni religiose femminili, presenti in molte parti del mondo, contro il terribile fenomeno del traffico di esseri umani, una delle attività illegali più redditizie nel mondo, che garantisce ai suoi trafficanti e sfruttatori, un guadagno di ben 32 miliardi di dollari, grazie a un “business” vergognoso che figura al terzo posto dopo il traffico di droga e di armi.

Invitiamo tutti a visitare il sito http://a-light-against-human-trafficking.info/ può essere un aiuto a riflettere e a far riflettere.
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Le prime ad accorgersene sono state le suore: donne giovanissime, quasi bambine, trafficate e vendute lungo le strade delle nostre città. Schiave della violenza dei trafficanti e dell’indifferenza della gente. Le suore hanno aperto i conventi per dare loro riparo, hanno imparato cos’è il trafficking – la tratta degli esseri umani -, si sono organizzate in maniera trasversale alle congregazioni, hanno creato una rete di aiuti internazionale Talitha Kum e chiesto l’intervento del legislatore. Papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale della pace 2015 “Fratelli, non schiavi”, dedicata all’impegno contro le moderne forme di schiavitù, ha sottolineato “l’enorme lavoro silenzioso” svolto da tanti anni dalle congregazioni religiose, specialmente femminili, che operano in contesti difficili “cercando di spezzare le catene invisibili che tengono legate le vittime ai loro trafficanti e sfruttatori”. Lo sa bene sr. Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata, una “pioniera” in questo campo che dal 2000 dirige l’ufficio contro la tratta dell’Unione superiore maggiori d’Italia.

E’ stato necessario un lungo percorso per arrivare alla consapevolezza del problema della tratta degli esseri umani nel nostro tempo…

Leggi tutto: Sorelle, non schiave

Nella festa di Santa Giuseppina Bakhita, schiava sudanese liberata e divenuta religiosa canossiana, canonizzata nel Duemila da San Giovanni Paolo II, si celebra questa domenica in tutte le diocesi del mondo la prima Giornata internazionale di preghiera contro la tratta di persone. L’iniziativa è promossa dai Pontifici Consigli della pastorale per i migranti e gli itineranti e della giustizia e della pace, dalla Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, assieme alle Unioni internazionali dei superiori e superiore generali. Vuole essere la risposta all’appello del Papa a contrastare questo fenomeno e a prendersi cura delle vittime. Ieri il Pontefice, incontrando suor Eugenia Bonetti, presidente dell’associazione ‘Slaves no more’ che si occupa di violenza sulle donne, ha partecipato all’iniziativa “Accendi anche tu una luce contro la tratta”, attraverso un tablet collegato al sito www.slavesnomore.it. Lo ha reso noto la stessa suor Bonetti, che al microfono di Marina Tomarro parla della dolorosa piaga della nostra società...



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