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lunedì 6 aprile 2015

In tempi di crisi da nord a sud esempi di solidarietà

La generosità è contagiosa. E così in Italia si stanno moltiplicando i casi di negozianti e ristoratori che mettono al servizio dei poveri i cibi avanzati altrimenti destinati ai contenitori dell’immondizia. Da Nord a Sud, da Bolzano a Palermo, spuntano come i funghi nuove iniziative ispirate proprio alla filosofia di Non sprecare. L’ultimo caso arriva da Quarrata, in provincia di Pistoia, e riguarda il ristorante Il Ghiottone gestito da Emanuele Innocenti. Il titolare è un noto ristoratore della zona, che ha conosciuto molto da vicino la povertà e così ha stabilito di dedicare un’ora al giorno, dalle 8 alle 9 del mattino, per dare cibo agli indigenti. Tutto spiegato in un cartello ben piazzato all’ingresso del locale, dove è scritto: «Tutte le mattine, tranne il lunedì, dalle 8 alle 9, offro il mio cibo a chi ne fa richiesta. Mi riservo la facoltà del dono. Se è chiuso bussate oppure chiamatemi sul cellulare al numero…»...


Cornetti, pizzette e dolci invenduti. Tanti sono i prodotti alimentari dei bar, dei panifici, che a fine giornata rimangono negli scaffali degli esercizi commerciali. E pensare che questi resti di solito vengono gettati nella spazzatura ! Invertendo questa tendenza un bar di Ercolano “Aramar Bar”, si è distinto per aver lanciato una generosa e redditizia iniziativa.
Tutti i prodotti alimentari che non stati venduti in giornata, vengono conservati e regalati a chi ne ha bisogno, dopo le ore 20.
Un modo per combattere gli sprechi e la povertà di chi non può permettersi nemmeno l’acquisto di un cornetto.
In questi tempi di crisi, per meglio dire di povertà, spesso e volentieri sottovalutata e che induce allo spreco, l’idea del proprietario del Bar “ Aramar Bar”, è un grande esempio di solidarietà, che speriamo serva da modello ispiratore per tutti gli altri commercianti...


A MODENA L’EMPORIO PORTOBELLO, IL SUPERMERCATO CONTRO LA CRISI – uno speciale supermercato anti-crisi in cui chi è in difficoltà economica può fare la spesa gratis. O meglio, chi riempie il carrello si impegna a ripagare i prodotti con il proprio impegno a favore degli altri. Le ore di volontariato a loro volta poi si trasformano in punti utili per “l’acquisto” dei prodotti.
Per saperne di più: http://www.portobellomodena.it/

Vedi anche i nostri post precedenti: