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sabato 9 maggio 2015

"LA CHIESA NELLA CITTÀ: TRA COMPAGNIA E PROFEZIA" intervento di fr. Egidio Palumbo (VIDEO)

"LA CHIESA NELLA CITTÀ: 
TRA COMPAGNIA E PROFEZIA" 
intervento di fr. Egidio Palumbo,
carmelitano

IN DIALOGO CON LA CITTÀ - 2015 

CUSTODI DELL’UMANO

VICARIATO 
DI BARCELLONA P.G. (ME)

Arte, fede e cultura

CHIESA DI S. GIOVANNI BATTISTA 
IN BARCELLONA P.G. (ME)

7 marzo 2015



La finalità di questo intervento è di mostrare che un’opera d’arte, come la chiesa di S. Giovanni Battista di Barcellona P.G., è anche un’opera teologica, cioè un’opera realizzata tenendo conto della fede nel Dio di Gesù Cristo così come ci viene trasmessa dalla Tradizione (con la T maiuscola) più genuina della Chiesa. È ovvio che, per ragioni di tempo, ci soffermeremo solo su alcuni particolari della nostra chiesa, ma che riteniamo sufficienti per realizzare lo scopo che ci siamo proposti.


I. Una chiesa-edificio in mezzo alle case di una città

Prima di procedere alla lettura teologica della nostra chiesa, è indispensabile comprendere e prendere sempre più coscienza delle ragioni di fondo che motivano la costruzione di una chiesa-edificio.

1. Diciamo subito, che la si costruisce non per farne un museo (nulla contro i musei), né per “ritagliarsi” uno spazio “sacro” di separazione fisica e culturale dalle altre persone, ma per offrire uno spazio santo di comunione e di relazione fraterna con gli altri. 
Diciamo “spazio santo”, perché la chiesa-edificio è la Casa di Dio, la Casa della presenza del Dio della fede ebraico-cristiana Tre volte Santo. E infatti il Dio cristiano è Dio Trinità, vale a dire, è Relazione di Comunione interpersonale profonda tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo; e tale Relazione non è chiusa tra i Tre, non è una Relazione ricurva su di sé e autoreferenziale, bensì una Relazione che, attraverso l’opera dello Spirito Santo, si apre all’altro, alle creature, a tutta l’umanità. Ecco ciò che qualifica la santità del nostro Dio. Infatti è scritto: «Siate santi perché io sono santo» (Lv 11,44; cf. 1Pt 1,15-16).

Per questo, nel contempo bisogna aggiungere che la chiesa-edificio è la Casa del Popolo di Dio (cf. Eb 3,6; 10,21), chiamato e radunato da Lui (questo significa “chiesa”) per nutrirsi del pane della sua Parola e del Corpo del Signore, l’eucaristia, sacramento della fraternità, della condivisione e della solidarietà; quindi chiamato e radunato per essere educato e formato ad una autentica relazione umana e di fede, dopo averne fatta l’esperienza attorno alla mensa del Signore.




Perciò la chiesa-edificio, spazio e luogo di relazioni di comunione, è situata in mezzo alle case degli uomini, è inserita nella città e partecipa alla vita della città, attraverso i cristiani che si riuniscono in essa.



2. Da qui si comprende che prima della chiesa-edificio viene la comunità cristiana fatta di persone concrete, le quali per vocazione sono chiamate a diventare esistenzialmente il Tempio vivente – fatto di “pietre vive” – dove dimora Dio, la Casa vivente di Dio tra gli uomini. Per cui la chiesa-edificio rappresenta la comunità, non la sostituisce. La chiesa-edificio ha la funzione pedagogica e mistagogica di ricordare ai cristiani che la loro esistenza è il Tempio del Signore. Se viene a mancare questo ricordo, la chiesa-edificio si riduce ad un bel museo e ad un luogo più o meno funzionale dove potersi incontrare e riunirsi, come in un club… Invece la chiesa-edificio ha un’altra finalità: tutto ciò che troviamo in essa – la architettonica, gli spazi e i luoghi, l’iconografia e le decorazioni – tutto parla a noi, tutto ci interpella, tutto diventa specchio alla comunità credente affinché essa possa rispecchiarsi e ritrovare la propria identità.

Teniamo presente che attraverso l’arte di una chiesa-edificio noi esercitiamo in modo particolare i sensi della vista e dell’udito: vedendo ascoltiamo e ascoltando vediamo. Ad esempio, vediamo un affresco: vedendolo ascoltiamo la pagina biblica cui quell’affresco fa riferimento, e ascoltando quella pagina biblica la vediamo nell’affresco “fatta immagine e colore” e resa attuale per noi, per il nostro cammino umano e di fede. 

Quindi, tutto della chiesa-edificio è finalizzato ad accompagnare il cammino di crescita umano e di fede della comunità e della città in cui la comunità vive, specialmente se sente la responsabilità civile di appartenere ad essa come Casa di Dio vivente in mezzo e in compagnia degli uomini.

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