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venerdì 12 giugno 2015

Papa Francesco alla Fao: Lotta alla fame senza secondi fini. L’accesso al cibo è un diritto

Papa Francesco alla Fao: 
Lotta alla fame senza secondi fini. 
L’accesso al cibo è un diritto


“L’accesso al cibo necessario è un diritto di tutti”: continuiamo “la lotta alla fame senza secondi fini”. Così il Papa ricevendo in Sala Clementina i partecipanti alla 39.ma Conferenza dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura, la Fao, accompagnati dal presidente della sessione

11 giugno 2015


"Sono lieto di accogliervi mentre partecipate alla 39a Conferenza della FAO, continuando così una lunga tradizione. Rivolgo il mio cordiale saluto a Lei, Signor Presidente La Mamea Ropati, ai Rappresentanti delle diverse Nazioni e Organizzazioni presenti, e al Direttore Generale, Professor José Graziano da Silva.

Ho ancora vivo il ricordo della partecipazione alla Seconda Conferenza Internazionale sulla Nutrizione (il 20 novembre 2014) che ha impegnato gli Stati a trovare soluzioni e risorse. Auspico che quella decisione non resti solo sulla carta o nelle intenzioni che hanno guidato il negoziato, ma prevalga decisamente la responsabilità di rispondere in concreto agli affamati e a tutti coloro che attendono dallo sviluppo agricolo una risposta alla loro condizione.

Di fronte alla miseria di tanti nostri fratelli e sorelle, penso a volte che l’argomento della fame e dello sviluppo agricolo sia oggi diventato uno dei tanti problemi in questo tempo di crisi. Eppure vediamo ovunque crescere il numero di chi con fatica accede a pasti regolari e sani. Ma invece di agire preferiamo delegare, e delegare a tutti i livelli. E pensiamo: ci sarà qualcuno che se ne occuperà, magari un altro Paese, o quel Governo, quella Organizzazione internazionale. La nostra tendenza a “disertare” di fronte a temi difficili è umana, Anzi, è un atteggiamento che spesso amiamo prediligere anche se poi non manchiamo ad una riunione, ad una conferenza, o alla redazione di un documento. Dobbiamo invece rispondere all’imperativo che l’accesso al cibo necessario è un diritto di tutti. I diritti non consentono esclusioni! 
Non basta fare il punto sulla nutrizione nel mondo, anche se aggiornare i dati è necessario, perché ci mostra la dura realtà. Può certo consolarci sapere che quel miliardo e 200 milioni di affamati del 1992 si è ridotto, anche con una popolazione mondiale in crescita. Serve a poco, però, prendere atto dei numeri o anche progettare una serie di impegni concreti e di raccomandazioni da applicare alle politiche e agli investimenti, se tralasciamo l’obbligo di «debellare la fame e prevenire qualsiasi forma di malnutrizione, in tutto il mondo» (FAO-OMS, Dichiarazione di Roma sulla Nutrizione, 15.a).
2. Preoccupano molto le statistiche sugli sprechi: sotto questa voce finisce un terzo degli alimenti prodotti. Come pure inquieta sapere che una buona quantità di prodotti agricoli viene usata per altre finalità, magari buone finalità, ma che non sono le necessità immediate degli affamati. Chiediamoci, allora, che cosa possiamo fare. Anzi, che cosa io sto già facendo.
Ridurre gli sprechi è essenziale, come pure riflettere sull’uso non alimentare dei prodotti agricoli, impiegati in grandi quantità per l’alimentazione degli animali o per produrre biocarburanti ...
Inoltre domandiamoci: quanto incide il mercato con le sue regole sulla fame nel mondo? 
...
La Chiesa con le sue istituzioni e le sue iniziative cammina con voi, consapevole che le risorse della terra sono limitate e un loro uso sostenibile è assolutamente urgente per lo sviluppo agricolo e alimentare. Per questo si impegna a favorire quel cambio di atteggiamento necessario al bene delle generazioni future. Che l’Onnipotente benedica il vostro lavoro!
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DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI PARTECIPANTI ALLA 39ª SESSIONEDELL'ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE PER L'ALIMENTAZIONE E L'AGRICOLTURA [F.A.O.]  


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