Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



martedì 14 luglio 2015

Arturo Paoli è tornato alla casa del Padre . Testimone di libertà e di fede vissuta, sempre affianco dei poveri, vero e coraggioso servo di Dio. Grazie fratel Arturo!

 Arturo Paoli è tornato alla casa del Padre.
Testimone di libertà e di fede vissuta,
sempre affianco dei poveri,
 vero e coraggioso servo di Dio
Grazie fratel Arturo ‪!!


A Lucca, il  13 luglio 2015 é morto nella notte fratel Arturo Paoli. Nato a Lucca in via S.Lucia il 30 novembre 1912, aveva 102 anni. La salma sarà esposta nella chiesa parrocchiale di San Martino in Vignale per l’intera giornata di martedì 14 luglio. Mercoledì 15 sarà trasportata nella chiesa di San Michele in Foro, luogo cittadino dove per anni ha svolto il suo ministero e sua parrocchia di origine, dove sarà esposta alla cittadinanza dalle ore 8 alle 17. La celebrazione Eucaristica con il delle rito di esequie si terrà nella chiesa Cattedrale sempre mercoledì 15 luglio alle ore 18. Don Arturo Paoli ha espresso la volontà di essere sepolto nel piccolo cimitero di San Martino in Vignale. La tumulazione sarà fatta in forma privata nella giornata di giovedì 16 luglio


Leggi:

L'amore é l'unica forza liberatrice dell'uomo (Arturo Paoli)

GUARDA IL VIDEO



“Tutto quello che sono lo devo ai poveri”.
Quando descriveva la sua esperienza di fede più intima e il suo impegno con i poveri traspariva la forza della sua relazione con Dio. “Durante l’esperienza della vita di fede - raccontava - ci viene tolta sempre più gradualmente la nostra iniziativa: nella relazione con Dio noi siamo totalmente passivi”: “Tutto ciò che ti aiutava ad avere una relazione con Lui non ha più senso, perché Lui ti occupa completamente”. “L’ascolto è nel deserto - diceva -, non si ha più bisogno di ricorrere a santi, letture, parole o a un libro o alla spiritualità. L’ascolto ti blocca lì dove sei e ascolti senza sapere veramente cosa. Ma senti che ascolti. Ti apri. Se dovessi dire quali sono le parole della mia preghiera sarebbero: ‘Vieni’ ed ‘eccomi’”. Una preghiera che si è trasformata in azione, perché “siccome Dio abita tra i poveri”, diceva, “forse mi ha scoperto tra i poveri perché lì sono andato con amore umano”: “Tutto quello che ho e che sono lo devo a loro”.
Leggi tutto:
"Tutto quello che sono lo devo ai poveri"


Guarda anche alcuni nostri post già pubblicati su Arturo Paoli:

- Arturo Paoli, il prete scomodo: "Gli ultimi sono già i primi" - Un'intervista per conoscere di più Padre Arturo