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venerdì 20 novembre 2015

20 novembre Giornata Internazionale dell’Infanzia e l’Adolescenza

Il 20 novembre 2015 ricorre la Giornata Internazionale dell’Infanzia e l’Adolescenza e il 26° anniversario dell’approvazione della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia, il trattato sui diritti umani più ratificato nella storia. Le Nazioni Unite hanno affidato all’UNICEF il compito di garantirne e promuoverne l’effettiva applicazione nei 196 Stati che l’hanno ratificata.

I minorenni sono quasi la metà dei poveri del mondo, circa 250 milioni di bambini vivono in paesi con conflitti (quasi 14 milioni in Siria, Iraq e Afghanistan) e oltre 200mila di loro hanno rischiato la vita quest' anno cercando rifugio in Europa. Lo sottolinea il Direttore generale dell'Unicef Anthony Lake ,lanciando oggi, la Giornata mondiale dell' infanzia, il rapporto "Per ogni bambino la giusta opportunità", in cui sottolinea anche i progressi: in poco più di una generazione, è stato dimezzato il tasso di mortalità infantile.

PER OGNI BAMBINO, LA GIUSTA OPPORTUNITA' 

Entro la fine di quest'anno - stima l'Unicef - circa 6 milioni di bambini con meno di 5 anni moriranno per cause prevenibili. L'organizzazione per l'infanzia dell'Onu ritiene che "se non intensifichiamo il nostro impegno, 68 milioni di altri bambini sotto i 5 anni moriranno nei prossimi 15 anni per causa in gran parte prevenibili".

Alcuni dati del rapporto:

• I bambini delle famiglie più povere hanno quasi il doppio delle probabilità di morire prima di cinque anni rispetto a quelli provenienti da famiglie più ricche, e hanno cinque volte più probabilità di essere esclusi dall’istruzione.

• Le ragazze provenienti dalle famiglie più povere hanno il quadruplo delle probabilità di sposarsi prima dei 18 anni rispetto a quelle appartenenti alle famiglie più ricche.

• Più di 2,4 miliardi di persone non hanno ancora servizi igienici adeguati –di queste il 40% vive in Asia meridionale; e più di 660 milioni non ha ancora accesso all'acqua potabile - quasi la metà dei quali vive nell’Africa subsahariana.

• Circa la metà dei 159 milioni di bambini con ritardi nella crescita vive in Asia meridionale e un terzo in Africa.
(fonte: ANSA)

«In poco più di una generazione, il mondo ha dimezzato il tasso di mortalità infantile, fatto iscrivere più del 90% dei bambini alla scuola primaria e aumentato di 2,6 miliardi il numero di persone che hanno accesso all'acqua potabile» dichiara il Direttore dell'UNICEF Anthony Lake, lanciando oggi il nuovo rapporto “Per ogni bambino la giusta opportunità” in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia che ricorre nel 26° anniversario dell'approvazione da parte dell'Assemblea Generale dell'ONU della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza

Ma il mondo, nonostante i grandi progressi, rimane un luogo profondamente ingiusto per i bambini più poveri e svantaggiati. 

Bambini e adolescenti sotto i 18 anni rappresentano quasi metà dei poveri del mondo. Quasi 250 milioni di bambini vivono in Stati devastati dai conflitti e oltre 200.000 di loro hanno rischiato la vita quest'anno cercando rifugio in Europa. 

Quasi 14 milioni di bambini e adolescenti in Siria, Iraq e in Afghanistan devono affrontare guerra, violenze e ingiustizie ogni giorno, alimentando l’attuale crisi europea di migranti e rifugiati.





«La crisi dei rifugiati e migranti in Europa è una crisi che colpisce drammaticamente i bambini: dall'inizio dell'anno 215.000 minorenni - 700 al giorno- hanno cercato asilo nell'Unione Europea» dichiara il Presidente dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera «Quest'anno, ben 700 bambini sono morti attraversando il Mare Mediterraneo. Questi bambini, come i nostri figli, hanno diritto a crescere sani, a giocare, ad andare a scuola, ad avere un futuro.» 
Per difendere i loro diritti, l’UNICEF Italia lancia la petizione “Indigniamoci!”, che è possibile firmare online su www.unicef.it/indigniamoci.

A Natale la petizione sarà presentata, corredata delle firme raccolte, al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi. «Perché il giorno di Natale possa essere per questi bambini l’inizio di un futuro libero dalla paura, dalla fame, dal freddo e dalle malattie» conclude Guerrera.