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domenica 13 dicembre 2015

Santa Lucia, festeggiata in tutto il mondo, storie, leggende, tradizioni e soprattutto occasione per riflettere sulle nostre cecità

La festa di S. Lucia evoca il nostro bisogno di vedere, di non conoscere l’esperienza della cecità. Noi, infatti, la invochiamo come patrona della vista degli occhi. 
Tuttavia, mi pare, abbiamo bisogno di chiedere la sua intercessione per un altro tipo di cecità di cui siamo affetti un po’ tutti. Ci mancano, infatti, occhi nuovi. Siamo convinti di vedere ma in realtà siamo ciechi. Magari foste ciechi, ripeterà Gesù ai farisei. Ma siccome dite di vedere il vostro peccato rimane (Gv 9,41). 
Ci acceca l’invidia, la superbia, l’odio. Non abbiamo occhi per vedere chi, magari, alla porta di casa nostra o, nella nostra stessa casa, attende il gesto di un’attenzione: la cecità provocata dal nostro egoismo ci fa stare a contatto con non poche situazioni di disagio senza sentirci interpellati. 
Abbiamo bisogno di occhi nuovi che guardino le cose e le persone nella giusta luce: lo sguardo impuro finisce per idolatrare o disprezzare ciò che invece va accostato con rispetto e venerazione.
Abbiamo bisogno di occhi nuovi capaci di guardare lontano: oltre la sofferenza che ci affligge, oltre il dolore che ci metta alla prova, oltre il fallimento che ci umilia, oltre la morte che ci fa credere che nulla abbia più la luce di un senso. 
Abbiamo bisogno di occhi nuovi capaci di valutare con sapienza i beni della terra nella continua ricerca dei beni del cielo. 
Abbiamo bisogno di occhi nuovi capaci di stupore davanti alle meraviglie che la misericordia di Dio suscita continuamente. 
Abbiamo bisogno di occhi nuovi che si lascino purificare dal pianto...
Abbiamo bisogno di occhi capaci di vedere oltre le apparenze. ...
Gli occhi della fede sono quelli che ci consentono di riconoscere come il disegno di Dio si manifesti attraverso le vicende anche contorte della nostra storia personale e attraverso gli incontri personali che sempre ci interpellano. 
Gli occhi della fede sono gli occhi di chi prova a guardare tutto con lo stesso sguardo di Dio. 
Gli occhi della fede sono gli occhi che ci permettono di...
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Guardare alla fortezza di Lucia significa assumere la dimensione del martirio quotidiano, quello che si esprime nella fedeltà al vangelo in ogni circostanza, piccola o grande. Stare nelle relazioni con fortezza non vuol dire usare il linguaggio dell’arroganza o della sopraffazione bensì quello della mitezza. ...
Forse ci verrà risparmiato il martirio cruento ma non poche volte conosciamo un altro martirio, di certo più subdolo e raffinato ma non per questo meno logorante, quando si vuole attestare la fecondità del vivere secondo il vangelo. C’è un martirio nell’amare chi non ci ama, nel collaborare con chi non ci accetta, nel perdonare chi ci ha fatto del male. Proprio come ha fatto il Signore Gesù. Proprio come ha fatto Lucia.

Leggi tutto: S. Lucia di Antonio Savone

Il Natale solitamente è collegato a Babbo Natale ed alle sue imprese per recapitare i regali ai bambini. In tanti paesi del nord Italia e del nord Europa è invece Santa Lucia a fare le veci di Babbo Natale: il giorno in cui si festeggia Santa Lucia è il 13 dicembre e sono legate a lei tradizioni e leggende molto particolari. 
Se siete curiosi leggete il materiale che abbiamo raccolto in questa pagina. 



Tanti sono i festeggiamenti di Santa Lucia in Italia e nel mondo. Non mancano le tradizioni enogastronomiche tra cui la cuccia e i gustosi arancini


Storie di donne. Affascinanti, anche quando lontanissime nel tempo o nello spazio.
La storia di Lucia è densa di significati che toccano le corde più vive della nostra sensibilità. Ma è anche una storia che testimonia l’antico atteggiamento degli uomini verso le donne. Un atteggiamento che fatica a scomparire, ancora oggi.
Era una ragazza come tante della sua epoca, Lucia. Anzi, come tante di ogni epoca.
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Quasi duemila anni fa, una storia come tante, come quelle che ancora oggi si ripetono. Donne colpevoli di avere una volontà diversa da quella dei loro uomini. Vittime del bisogno di dominio e di sopraffazione maschile.
La storia di Lucia, che il 13 dicembre si festeggia in quasi tutto il mondo, può essere un’occasione per affrontare con bambini e adolescenti il problema della violenza contro le donne. E’ anche un’occasione per riflettere insieme sull’arte del lasciar andare, una via d’uscita preziosa dal vortice buio dell’egoismo. Non a caso il nome Lucia deriva dal latino Lux, ovvero luce. ...