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domenica 31 luglio 2016

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 35/2015-2016 (C) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea'
"Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere
giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)



Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino



Vangelo: 
Lc 12,13-21


"I miei frutti... i miei granai... i miei beni... la mia vita". Avidità, brama di possesso, cupidigia, sono espressione dell'egoismo dell'uomo che si manifesta nell'avere di più, come i quattro possessivi presenti nei versetti 17-19 evidenziano magnificamente. L'accumulo dei beni è il tentativo che noi uomini da sempre mettiamo in atto per salvare la nostra vita dalla minaccia della povertà e dalla morte, è il "lievito dei farisei " (12,1). La sicurezza però non dipende dai beni ma viene dal Padre, per questo siamo figli suoi e fratelli gli uni con gli altri. Ma se noi facciamo dipendere la nostra esistenza dalle cose che possediamo, Dio non è più nostro Padre e i fratelli diventano pericolosi concorrenti. I beni della terra invece sono doni della munificenza del Signore per la vita di tutti e tali devono rimanere; tutti noi, perciò, siamo chiamati a condividerli con i fratelli se realmente vogliamo essere figli suoi. "Questa lezione è fondamentale per ognuno dei credenti: per il possidente stupido (Afron - senza cervello) come per la Chiesa tutta; ogni volta che ce ne dimentichiamo, l'Eden - il giardino della vita - torna nuovamente ad essere un deserto di morte " (cit.)