Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



domenica 18 settembre 2016

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 42/2015-2016 (C) di Santino Coppolino

'Un cuore che ascolta - lev shomea'
"Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere
giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)


Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino


Vangelo: 
Lc 16,1-13


"Nessun domestico può essere schiavo di due signori!" La Parola che Gesù proclama ai suoi discepoli non è una dottrina nuova, come essi sanno molto bene, perché è il cuore stesso della fede ebraica:  "Ascolta Israele, il Signore nostro Dio è l'unico Signore" (Dt 6,4). Ma la tentazione di tenere il piede in due scarpe è molto forte, per questo Gesù, attraverso la parabola, ci ricorda che il Padre è l'unico 'Kyrios' da amare e i beni, dono di Lui e del suo immenso amore, non possono e non debbono essere assolutizzati. Quando ciò avviene è  "l'abominio della desolazione " (Mt 24,15), è l'idolo che prende il posto di Dio, "la perversione di mammona che vuole diventare il fine dell'uomo, è l'idolo mortale che lo rende simile a sé. Questo è il fallimento (=peccato) dell'uomo."(cit.) La nostra fede allora si gioca nella fedeltà in ciò che il Signore ci ha donato. I beni, la creazione tutta, vengono consegnati nelle nostre mani ma nulla di ciò che possediamo ci appartiene, siamo semplicemente dei custodi, dei semplici amministratori che, purtroppo, si sono impadroniti di ciò che non è loro. Siamo chiamati allora ad assumere una mentalità - altra, un criterio opposto a quello dell'accumulo egoistico, perché i beni sono un dono gratuito del Padre che dobbiamo condividere con i fratelli.
"Cosa mai possediamo che non abbiamo ricevuto ? E se l'abbiamo ricevuto, perché ce ne vantiamo come se non l'avessimo ricevuto ? "(1Cor 4,7) 
Le due 'signorie' sono tra di loro assolutamente incompatibili  "come la morte e la vita, l'egoismo e l'amore, la schiavitù e la libertà, il possesso e il dono " (cit.). Ogni altro amore che non sia per il Signore è infedeltà, prostituzione, adulterio, asservimento al "mammona dell'ingiustizia" che ci domina e ci rende simili a sé.