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sabato 4 febbraio 2017

Riina jr padrino al battesimo. Il no del vescovo

Riina jr padrino al battesimo. Il no del vescovo


Il figlio del capo dei capi di Cosa nostra, anche lui condannato per associazione mafiosa, ammesso a fare da padrino alla nipotina, a Corleone. È destinata a fare scalpore l’ultima notizia che riguarda Giuseppe Salvatore Riina, 39 anni, figlio del pluriergastolano Totò Riina, che pochi giorni prima di Capodanno è giunto nel suo paese per assolvere al più tradizionale dei ruoli: il padrino di Battesimo. L’arciprete don Vincenzo Pizzitola non avrebbe avvertito i suoi superiori, ma si sarebbe basato su un certificato di idoneità rilasciato a Riina jr da un parroco di una diocesi veneta, dove risiede in libertà vigilata, dopo aver scontato una condanna per 416 bis. 

Una decisione che stride con le chiare prese di posizione della comunità ecclesiale nei confronti dei mafiosi. L’incompatibilità tra mafia e Vangelo è stata messa nero su bianco nei documenti ufficiali della Chiesa. Di scomunica ai boss hanno parlato i pontefici. L’arcivescovo di Monreale, Michele Pennisi, che più volte ha dichiarato tolleranza zero in episodi discutibili, come presunti “inchini” ai mafiosi durante le processioni patronali, si trova in questi giorni in Africa, ma appena appresa la notizia ha subito rilasciato una dichiarazione: «Si tratta di un comportamento censurabile e quanto meno inopportuno che non approvo. Ho incaricato il vicario generale di esprimere tutto il mio disappunto al parroco in questione che non sono riuscito a raggiungere telefonicamente, trovandomi all'estero». Il vescovo Pennisi al rientro dalla Tanzania farà una visita pastorale a Corleone: «C'è bisogno di parole chiare sulla mafia, certi episodi non sono più tollerabili».

La diocesi di Padova: ricevuto la Cresima dopo percorso di preparazione

«Giuseppe Salvatore Riina ha ricevuto la Cresima lo scorso dicembre, dopo un lungo percorso di preparazione condotto in riservatezza. Al termine di questo percorso ha ricevuto un certificato di cresima come da prassi. Su quanto è successo poi nella Diocesi di Monreale stiamo verificando e daremo comunicazione a tempo debito». 
Così la diocesi di Padova in una nota ufficiale spiega la vicenda che ha visto il figlio dell'ex boss Totò Riina, che a Padova ha svolto il periodo di sorveglianza speciale, nella vesti di padrino di battesimo nel suo paese natale, Corleone.
(fonte: Avvenire 02/02/2017)

Guarda il video con l'intervista all'arcivescovo di Monreale, Michele Pennisi,
 raggiunto telefonicamente in Tanzania