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martedì 24 aprile 2018

Alfie vuole vivere! Il piccolo ha resistito al distacco del respiratore, ora nuovamente con l'ossigeno e reidrato


Liverpool. 
Alfie senza respiratore ha passato la notte. 
Ultima speranza la diplomazia


Il piccolo Alfie è ancora vivo a 9 ore dal distacco del respiratore, avvenuto ieri sera alle 22.15. Lo confermano fonti vicine alla famiglia.


Il piccolo Alfie è ancora vivo a 12 ore dal distacco del respiratore, avvenuto ieri sera alle 22.15. Lo confermano fonti vicine alla famiglia. Le stesse fonti rendono noto che i genitori del piccolo gli avrebbero praticato la respirazione bocca a bocca per qualche tempo, finché il bambino si è stabilizzato continuando a respirare da solo. Dopo che il bimbo ha respirato da solo per più di 9 ore, ora sono tornati a fornirgli ossigeno tramite le cannule nasali. E, dopo circa 6 ore, a reidratarlo.

Sono in corso intanto nuovi i contatti diplomatici con l'obiettivo di trasportare il piccolo Alfie in Italia sospendendo così l'esecutività della sentenza.

L'appello del padre di Alfie: ha bisogno di supporti vitali entro la prossima ora

Una trentina di poliziotti continuano a presidiare l’ospedale e la stanza del piccolo. Dentro vi sono il papà Tom, la mamma Kate che lo tiene in braccio il sacerdote italiano che li ha assistiti in questi giorni. "Alfie respira da solo da più di 9 ore" aveva affermato questa mattina il padre in un'intervista - riportata su Facebook da Steadfast onlus, l’organizzazione che assieme ad altri sta assistendo la famiglia del bimbo inglese - che per questo ha insistito perché i medici tornassero a reidratarlo altrimenti "sarebbe stata una morte per fame e per sete".

E lancia una richiesta di aiuto: "abbiamo bisogno di aiuto, abbiamo bisogno dei supporti vitali". "Non sta cambiando il suo respiro, sta ancora respirando da solo, il suo corpo è ossigenato. Ma ha bisogno di essere supportato entro la prossima ora più o meno. Lo ha fatto per 9 ore, ma dovrà essere supportato entro la prossima ora circa".

L'ospedale Bambino Gesù pronto a intervenire per aiutare di Alfie

"Ho parlato poco fa con Thomas, il padre di Alfie. In questo momento Alfie ha la mascherina per l'ossigeno però c'è bisogno di trasportarlo. Poco fa ho parlato con l'ambasciatore Trombetta, a cui ho detto che l'equipe del Bambino Gesù è allertata e pronta a partire in pochi minuti. Il ministro Pinotti si sta attivando per dare l'aereo. La situazione va risolta in pochi minuti". Lo ha sottolineato la presidente dell'ospedale pediatrico della Santa Sede, Bambino Gesù, Mariella Enoc, intervenendo al programma di Alessandro Milan "I funamboli" su Radio 24.

L'ospedale Alder Hey di Liverpool: non daremo notizie su condizioni di Alfie

L'Alder Hey Children's Hospital di Liverpool, dove è ricoverato il piccolo Alfie Evans, su Twitter fa sapere che non rilascerà aggiornamenti in merito alle condizioni di salute del bambino "per rispetto della sua privacy e quella della sua famiglia". Si tratta, si legge in un tweet sulla pagina ufficiale dell'ospedale pediatrico, "di una normale e concordata pratica con tutti i nostri pazienti".
L'ospedale, il cui sito web stamane è inagibile, rassicura i pazienti che "i lavori proseguono regolarmente e, nonostante la presenza della polizia, la situazione è calma". La direzione sanitaria invita per tutta la giornata a ricorrere al pronto soccorso "solo in caso di effettiva necessità".

(fonte: Avvenire 24/04/2018)

"Commosso per le preghiere e la vasta solidarietà in favore del piccolo Alfie Evans, rinnovo il mio appello perché venga ascoltata la sofferenza dei suoi genitori e venga esaudito il loro desiderio di tentare nuove possibilità di trattamento". 
Così aveva scritto ieri in tarda serata papa Francesco su Twitter, lanciando un nuovo appello perché ad Alfie fosse concesso di continuare a ricevere tutte le cure possibili.