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domenica 1 aprile 2018

"Un cuore che ascolta - lev shomea" - n. 18/2017-2018 (B) di Santino Coppolino

"Un cuore che ascolta - lev shomea"
Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)


Traccia di riflessione
sul Vangelo della domenica
di Santino Coppolino











Cristo è risorto! Sì, è veramente risorto! Così si salutano, secondo un'antica tradizione, i nostri fratelli ortodossi. La resurrezione di Gesù è una realtà talmente sconvolgente, talmente incredibile, mai sentita prima, che si sente la necessità di rimarcarlo con quel: VERAMENTE, come se ancora stentassimo a credere. L'annuncio gioioso che proclama la definitiva vittoria della vita sulla morte, risuona come una esplosione sul silenzio e sul dolore del Venerdì Santo. 
Gesù, il Vivente, è risorto e la morte non ha più potere su di lui. 
<< La morte è stata ingoiata per la vittoria. Dov'è o morte la tua vittoria ? Dov'è o morte il tuo pungiglione?>>( 1Cor 15,54-55). E se il Signore Gesù è risorto, vuol dire che il Padre ha gradito la sua vita, che l'ha trovata conforme al suo progetto d'amore sull'umanità. La vittoria di Gesù sulla morte è il sigillo del Padre alla fedeltà della sua vita a questo progetto. 
Il Signore ha vissuto in pienezza la nostra storia fatta di sofferenza e di sangue, e quando si è trovato davanti alla morte non è fuggito, ma l'ha affrontata in obbedienza al progetto del Padre, bevendo l'amaro calice fino all'ultima goccia, fino alle estreme conseguenze. 
E' vissuto amando, è morto amando e perdonando tutti, amici e nemici, senza odiare, senza maledire, fino all'ultimo suo respiro. Per questo amore e questa fedeltà << Dio lo ha esaltato e gli ha dato il Nome che è al di sopra di ogni altro nome >>( Fil 2,9) resuscitandolo dai morti. Nella gioia della Pasqua e consapevoli che la morte non ha l'ultima parola sulla nostra storia, siamo chiamati ad inserirci nello stesso cammino che il Signore ha già tracciato, perché possiamo raggiungere la nostra piena realizzazione di figli, ad immagine del Figlio.

Buona Pasqua