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martedì 7 febbraio 2017

Safer Internet Day 2017 (#SID2017) - Prima Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola (#UnNodoBlu) - Le radici del bullismo di Tonio Dell'Olio


“Be the change: unite for a better internet” è lo slogan del Safer Internet Day 2017 (#SID2017), la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete istituita e promossa dalla Commissione Europea che, giunta alla sua XIV edizione, si celebra il 7 febbraio 2017 in contemporanea in oltre 100 Paesi per far riflettere le ragazze e i ragazzi non solo sull’uso consapevole della Rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuna e ciascuno nella realizzazione di Internet come luogo positivo e sicuro. 

In concomitanza con il Safer Internet Day si celebra la prima Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola dal titolo “Un Nodo Blu - le scuole unite contro il bullismo”. Un’iniziativa lanciata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola.


Le radici del bullismo
di Tonio Dell'Olio

Il bullo non è altro che la copia sbiadita delle figure che si affacciano con insistenza ossessiva da tutti gli schermi disseminati tra le mani degli adolescenti. Da Youtube alle Playstation ciò che conta è vincere, ciò che conta è essere primi, ciò che conta è contare. Tant’è che proprio su quegli stessi schermi il bullo ama celebrarsi. In quegli schermi si specchia come Narciso e soprattutto viene celebrato contando maniacalmente il numero delle visualizzazioni, dei like e dei followers. Perché è proprio del bullo post-moderno di agire tutt’altro che nell’ombra e piuttosto di ostentare la propria vigliaccheria velata di furbizia e prepotenza. A suo modo, anche il bullo è vittima. Dei modelli di cui si nutre con gli occhi e con la mente. Per questo, se è opportuno dedicare una giornata contro il bullismo molto più utile sarebbe una campagna contro chi fonda i propri profitti sull’anima fragile degli adolescenti. Non una censura, ma una rivoluzione culturale. Anche la nonviolenza potrebbe diventare modello culturale, anche il semplice rispetto può essere proposto come atteggiamento di fondo e la pace come punto di arrivo. Basta scegliere. Ma non prendiamocela solo con i ragazzi.