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domenica 27 agosto 2017

L’USO DELLE PAROLE: PER LA VITA O PER LA MORTE? di Giuseppe Schillaci

L’USO DELLE PAROLE: 
PER LA VITA  O PER LA MORTE?  
di Giuseppe Schillaci
(VIDEO INTEGRALE)


Relazione tenuta il 9 agosto 2017 
nell'ambito della settimana di spiritualità 2017
“LA FORZA MITE E CREATIVA
DELLA NONVIOLENZA”
promossa dalla Fraternità Carmelitana 
di Barcellona Pozzo di Gotto (ME)



...
"L'uomo che usa le parole lasciandosi guidare da una Parola differente, altra; che si lascia condurre dalla dimensione kenotica della Parola, da una parola umile mai arrogante sempre aperta e accogliente. Una Parola debole a che mostra la sua forza: "La sua debolezza è la sua forza". In questo quadro di riferimento la parola umana, si lascia allora, ispirare, orientare, plasmare, perchè sappia usare parole non autosufficienti , autoreferenziali, che non mirano a prevalere sugli altri solo per umiliare, soggiogare e schiacciare in una pura logica di potere. "Mors tua vita mea!" . Ma che fa propria la logica del chicco di grano che muore per dare vita ("se il chicco di grano, caduto in terra, non muore rimane solo, se invece muore produce molto frutto" Gv 12,24). E' la Parola che illumina e guida le parole, le nostre parole; è la Parola del Vangelo, che risponde alla logica delle beatitudini, è la Parola della croce, è la Parola della Gloria è la Parola di Gesù di Nazareth. L'Uomo che usa le parole perchè ogni uomo abbia la vita e la vita in abbondanza.


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