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domenica 24 settembre 2017

Parola di Francesco: «IO NON FIRMERÒ MAI UNA GRAZIA»

ABUSI, TOLLERANZA ZERO, IL PAPA: «IO NON FIRMERÒ MAI UNA GRAZIA»

La Chiesa è arrivata tardi ad accorgersi dello scandalo al suo interno della pedofilia. Papa Francesco allarga il perimetro della “tolleranza zero” inaugurata da Benedetto XVI anche con un autocritica definitiva. In un discorso alla Commissione per la tutela dei minori presieduta dal cardinale americano Sean O’Malley, pronuncia parole mai pronunciate finora da un Pontefice: «E’ la realtà: siamo arrivati in ritardo. Forse l’antica pratica di spostare la gente ha addormentato un po’ le coscienze e quando la coscienza arriva tardi, anche i mezzi per risolvere i problemi arrivano tardi».

Il Papa ha parlato a braccio consegnando il discorso scritto nel quale ha ribadito che “lo scandalo dell’abuso sessuale è una rovina terribile per tutta l’umanità” e per la Chiesa “un’esperienza molto dolorosa”: “Sentiamo vergogna per gli abusi commessi da ministro consacrati, che dovrebbero essere i più degni di fiducia”. Nel testo scritto ha sottolineato che “l’abuso sessuale è un peccato orribile, completamente opposto e in contraddizione con quanto Cristo e la Chiesa ci insegnano”.Nel discorso a voce ha annunciato che i preti condannati per pedofilia da lui non avranno mai la grazia: “Chi viene condannato può rivolgersi al Papa per chiedere la grazia. Io mai ho firmato una di queste e mai la firmerò. Sia chiaro. Potete dirlo”.

Ha annunciato che non ci saranno nemmeno ricorsi al secondo grado di giudizio se in prima istanza viene riconosciuto l’abuso sessuale. Ha poi confermato il rafforzamento della task force che alla Congregazione della dottrina delle fede si occupa dei dossier dei preti accusati di abusi. Ma soprattutto ha confermato che “in questo momento il problema è grave”, anche per il fatto che “alcuni non hanno preso coscienza del problema”. Degli abusi sessuale si occuperà anche il Consiglio permanente della Cei, il primo presieduto dal cardinale Gualtiero Bassetti, da maggio presidente della Cei, convocato per la settimana prossima a Roma.